A Torre Annunziata si muore mediamente sette anni prima. Tra cisterne e fiume Sarno hanno trasformato questa città in una pattumiera”. E’ quanto afferma il Comitato Gente del Sarno che in un recente dossier ha tentato di mettere in luce il rischio sanitario che ruota attorno al bacino idrografico del fiume Sarno fino alla zona portuale di Torre Annunziata.

“E’ difficile calcolare e comprendere – hanno continuato - la molteplicità dei fattori inquinanti anche cancerogeni presenti sul territorio. Al contrario, è molto facile comprendere la recente analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, che identifica queste aree a forte incidenza tumorale. Negli ultimi vent’anni, si muore prima rispetto alla media nazionale ed europea. Un impatto ambientale reso ancor più forte dagli insediamenti di cisterne di idrocarburi. Se vogliamo favorire un ambiente salubre, dobbiamo iniziare a bonificare, disinquinare, lavorando su tutte le determinanti della salute anche a livello sociale ed economico”.

Una tra queste è il caso del Cmo di Torre Annunziata. Il plesso di medicina nucleare è stato chiuso per presunti abusi edilizi, mandando a casa 69 dipendenti e inibendo la struttura che ha al suo interno uno dei pochissimi macchinari di ultima generazione per la diagnosi di alcuni tipi di tumore. “Qui – sottolinea il comitato Gente del Sarno - deve esserci un interesse dello Stato a tutelare la salute dei cittadini. Se sul territorio viene a mancare qualcosa, lo Stato dovrebbe compensare con la sua presenza o il suo aiuto, inteso come un potenziamento delle strutture pubbliche”. In questo senso si inquadra la visita del ministro dell’Ambiente Sergio Costa a Scafati, sabato 24 novembre. Alla visita parteciperanno i comitati cittadini che lamentano la “convivenza forzata a ridosso di una bomba ecologica come il Sarno”.

L’obiettivo della visita del ministro, secondo quanto evidenziato dalla deputata Virginia Villani, è quello di “prendere insieme a lui un impegno in merito a questo disastro ambientale che dobbiamo assolutamente risolvere mettendo in campo progetti innovativi per dare una svolta concreta al disinquinamento del fiume Sarno, prima che sia troppo tardi per le popolazioni di un territorio degradato e dannato da continui rischi ambientali”.  

Una visita a cui farà seguito un sopralluogo, fissato per il prossimo 15 dicembre, sul fiume Sarno che toccherà anche Castellammare di Stabia: “Sarà l’occasione – ha dichiarato il consigliere regionale Luigi Cirillo – per consegnare al ministro un dossier sulla vicenda della ‘griglia’ che ha il compito di fermare i rifiuti solidi diretti verso il mare”.


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