Si ferma il Cbta-Boscoreale: “Il basket ci ha insegnato a non mollare. E’ solo un arrivederci”
Dopo l'ultimo Dpcm sono stati sospesi gli allenamenti al palasport di via Panoramica. La società: "Un grazie ai nostri atleti, sempre attenti al rispetto delle regole"
26-10-2020 | di Gianluca Buonocore

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Le nuove restrizioni hanno fermato lo sport di base in tutte le discipline di contatto. Anche il Cbta-Boscoreale ha dovuto arrendersi dinanzi al nuovo Dpcm di Conte, che ha fatto sì che fossero di nuovo sospese tutte le attività.
Al palasport di via Panoramica le attività erano già riprese durante il mese di luglio, con allenamenti individuali seguiti da Luca La Rocca e tutto lo staff oplontino-boschese, attentamente visionato da un totem del basket vesuviano come Mimmo Castaldi. A settembre, in vista del nuovo anno sportivo, i ragazzi erano tornati ad allenarsi sul parquet con il solito entusiasmo.
Mascherine all’ingresso e all’uscita e igiene continua. Non è bastato rispettare il rigido protocollo ai giovani del Cbta-Boscoreale che devono così abbandonare nuovamente la loro passione per la palla a spicchi.
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Questo il messaggio della dirigenza, che invita tutti a non mollare. “Eravamo ripartiti rispettando tutti i protocolli sanitari emanati dal governo e dalla federazione, lavorando ogni giorno con la solita passione e la solita dedizione, educando i nostri ragazzi al rispetto delle regole, i quali hanno dato un ottima risposta essendo da esempio e osservando le regole alla perfezione, a loro vanno i nostri complimenti. Eravamo ripartiti più carichi di prima, ma ora con l'avanzare della crisi epidemiologica siamo chiamati ancora una volta a chiudere temporaneamente i cancelli del Palazzetto di via Panoramica, fiduciosi di ritornare presto ad offrire i nostri servizi ai nostri tesserati.
La pallacanestro ci ha insegnato però a non mollare mai, a buttare sempre il cuore oltre l'ostacolo, a reagire alle ingiustizie con grinta e determinazione, a sperare fino all'ultimo, a combattere sempre anche quando l'obiettivo sembra lontano, anche quando tutto rema contro. É un arrivederci, sperando che la situazione diventi più gestibile e quindi potremmo continuare a sognare dietro la palla a spicchi”.
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