“Da lunedì per milioni di bambini ricadranno nell’incubo della Dad, torneranno a isolarsi nelle loro stanze davanti ad un pc o ad un tablet, senza alcun contatto con i propri compagni - scrive in una nota Denis Nesci, Presidente Nazionale Udicon Aps -  dopo 12 mesi siamo costretti nuovamente a spiegare loro che non si può andare a scuola, che non possono uscire di casa, che non possono socializzare, che non possono trascorrere la ricreazione insieme ai propri amici.

“Dopo 12 mesi e l’arrivo dei tanto discussi banchi a rotelle, siamo ancora al punto di partenza per tutto ciò che riguarda la scuola - continua Nesci - ad ogni livello d’istruzione. A questo punto sorge un dubbio: ma il personale scolastico non era stato inserito tra le prime categorie per la somministrazione del vaccino. Se tra i pochi milioni di vaccinati ci sono anche loro, perché allora sottrarre a questi bambini un tempo che non gli verrà più restituito?”.

“Senza contare il vero paradosso: i bambini disabili dovranno andare a scuola da soli senza la presenza dei compagni, isolati quindi ancora di più – chiarisce - come se non bastassero le mura invisibili dentro cui vivono la loro quotidianità. Per loro il rischio non c’è, oppure si è pensato che non potendo garantire il personale di sostegno a domicilio dovrebbero andare a scuola da soli?”.

“Un sistema scolastico che non è in grado di tutelare questi bambini non è degno di un paese civile - conclude Nesci - spero che entro lunedì venga trovata una soluzione per questi bambini in particolare e anche per i bambini che vorrebbero con loro semplicemente vivere la loro età in totale spensieratezza ma in sicurezza”

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