Siccità, la Campania a rischio per lo “stress” idrico
Sono 12 le regioni in allarme e i dati aumenteranno: Italia quarta in Ue, solo Belgio, Grecia e Spagna fanno peggio
17-06-2024 | di Redazione
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La siccità italiana ha raggiunto "livelli preoccupanti" tanto che è stata registrata nel 2022 una perdita del 51,5% delle risorse idriche rinnovabili rispetto alla media storica dal 1950. A fotografare la situazione è la Community Valore acqua per l'Italia di The European House - Ambrosetti. E nel 2023 temperature in crescita ed effetti dell'azione dell'uomo hanno generato nuova pressione sulla risorsa idrica.
In Campania è di 4,7 il tasso di 'stress' idrico. Tra le Regioni più a rischio, la Campania si colloca al quinto posto dopo Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia. Lo stress idrico è definito come il rapporto tra i prelievi idrici e la disponibilità di acque superficiali e sotterranee.
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Sono già dodici le Regioni ad alto stress idrico - con il Sud ai primi posti - e destinate ad aumentare. Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia sono le più esposte in assoluto, seguite nell'ordine da Campania, Lazio, Marche e Umbria, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. Gli esperti - riporta la Community Valore acqua - stimano che entro il 2030 lo stress idrico si intensificherà ulteriormente in alcune Regioni italiane, con un incremento dell'8,7% in Liguria, del 6,1% in Friuli-Venezia Giulia e del 5,7% nelle Marche.
A livello europeo, la penisola si colloca come quarto Paese dell'Ue per stress idrico, con un indice di 3,3 su 5. Solo Belgio (4,4), Grecia (4,3) e Spagna (3,9) presentano valori peggiori.
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