Sindaco indagato, il pressing dei fedelissimi su Ascione: “Andiamo a casa”
Vicino lo scossone politico a Torre Annunziata dopo l’inchiesta della Dda. Prossime 48 ore decisive
11-02-2022 | di Gianluca Buonocore
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Vincenzo Ascione non molla la poltrona, ma stavolta anche i suoi fedelissimi vogliono andare a casa. L’indagine della Dda ha scosso non poco le persone coinvolte nell’operazione. Anche lo stesso sindaco di Torre Annunziata, tra i dodici indagati nell’inchiesta, è sembrato piuttosto turbato dal brutto risveglio di ieri mattina.
LA POSIZIONE DI ASCIONE. Nel corso della conferenza stampa Ascione si è scagliato contro gli inquirenti senza mezzi termini. “Non intendo subire passivamente quello che è successo ieri. Ho profondo rispetto per la magistratura ma questo non significa che non possa criticare il modus operandi degli inquirenti”.
A microfoni accesi è stato piuttosto criptico. “Faremo le nostre valutazioni, non so quale decisione prenderemo”. Ma al termine della conferenza è stato piuttosto chiaro. “Io voglio andare avanti, anche perché manca poco alla fine del mio mandato. Non ha senso dimettermi, perché si perderebbe tempo per cercare di partecipare a bandi importanti per la città. Se dovesse accadere sarà una decisione che prenderò di concerto con tutta la maggioranza in modo da evitare lungaggini burocratiche prima dell’arrivo del commissario. Tempi? Saranno decisive le prossime 48 ore”.
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In altre occasioni il sindaco è riuscito a rimanere a galla grazie all’aiuto di trasformisti e di quei pochi fedeli dall’inizio della consiliatura. In questo caso, però, la situazione sembra diversa.
LA RESA DI RAIOLA. A confermarlo sono le parole di Giuseppe Raiola. Il presidente del consiglio, andato contro allo stesso Pd pur di seguire Ascione, è stato piuttosto esplicito nel suo intervento durante la premiazione alle associazioni di volontariato. “Stiamo vivendo giorni bruttissimi. Ricevere delle accuse così infamanti da parte della magistratura e trovarmi dieci poliziotti a casa e al mio ufficio ha fatto molto male. Sono un professionista serio e ho dato tanto per la politica e per la città. Questa è un’infamia che non sopporto. Se hanno deciso di mandarci a casa con questi espedienti mi fa molto male e mi va stretto. Sono una persona onesta e queste illazioni della magistratura mi portano a fare delle serie considerazioni”.
Nelle prossime ore è, quindi, previsto un summit con le varie forze politiche vicine al sindaco. Mai come questa volta il capolinea pare vicino.
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Autore: Maddalena . - Inserito il: 11-02-2022 16:14:28
La mia citta'cosi bella con le sue caratteristiche naturali e le sue radici culturali classiche non si merita tanto disastro ma essere amata e alzata a grandi livelli di buona civilta'