“Gli do un calcio nel culo e lo ributto all’opposizione con Ciro Alfieri”. Era solo un dipendente della PrimaVera, ma Salvatore Onda aveva un’autorità quasi da sceriffo. E’ emersa questa conversazione dell’estate 2020 tra lui e l’ex vicesindaco di Torre Annunziata nel decreto emesso dalla Dda di Napoli. Quest’ultimo, indagato nel procedimento assieme al nipote del killer dei Gionta, era già finito in carcere per corruzione e poi scarcerato in merito alle indagini sul sistema Ariano.

Onda riferì ad Ammendola di aver avuto un incontro veloce con Rocco Manzo. L’allora presidente del consiglio comunale gli aveva detto che il consigliere Salvatore Solimeno, eletto con l'opposizione e poi passato in maggioranza, voleva togliere il proprio appoggio all’assessore Gecchi Langella, ritento vicino a Onda dalla Dda. L’ex esponente dell’esecutivo Ascione era espressione proprio della coalizione composta anche da Maria Oriunto, cognata di Onda e anch’essa nel registro degli indagati.

Da qui le parole piuttosto forti rivolte nei confronti di Solimeno. “Io non ho mai picchiato uno che tiene 72 anni. Gli do un calcio nel culo e lo butto nell’opposizione un’altra volta, hai capito, lo butto nei banchi di Ciro Alfieri e subito ci spicciamo”.

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