TORRE ANNUNZIATA. "Sì, noi abbiamo paura. Soprattutto per la salute e la sicurezza dei nostri bambini". Urlano la loro rabbia i residenti della zona sud. Tutti abitano in Corso Vittorio Emanuele III, lungo le caratteristiche Rampe del porto. Ed ogni giorno, con i loro bimbi, sono costretti a fare un vero e proprio slalom tra i rifiuti abbandonati e le siringhe utilizzate poco prima dai tossicodipendenti per "bucarsi".

In qualunque altra città del mondo, forse, le caratteristiche scalinate che collegano il centro al porto, sarebbero delle bellezze architettoniche da valorizzare. Ma non a Torre Annunziata, dove, nonostante la recente riqualificazione ancora in atto del waterfront, Discesa equipaggi, con la sua terrazza vista mare, Rampa Mugnai, Rampa Lavatoio e Rampa Naviganti, proprio a due passi da piazza Matteotti, restano semplicemente terra di nessuno.

"Ormai siamo costretti allo zig-zag tra il sangue e le siringhe - denunciano in molti - . La storia è sempre la stessa. Torre Annunziata, purtroppo, è divisa in due. La città termina a piazza Santa Teresa". Dopo la piazza - secondo i residenti dei quartieri a sud - "ci sono solo siringhe, scempio e tanto degrado".   

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