Mai sentito parlare di Slow Fashion? Probabilmente si. L’espressione fu coniata nel 2007 da Kate Fletcher, donna alla guida dell’omonimo movimento la cui
mission era quella di “rallentare la velocità della moda”

L’obiettivo, più che mai concreto ed attuale, era ed è la sostenibilità, dall’ideazione alla produzione fino all’acquirente finale, ad oggi in balia di un consumismo che
appare forsennato. Una “moda lenta”, dunque, che si pone come alternativa concreta rispetto alla tendenza che vede dominate il fenomeno del “fast fashion”.

Ma come contribuire ad alimentare questa giusta - a nostro parere - inversione di marcia? Qualche interessante suggerimento ci viene dall’oltremanica. Spulciando tra gli svariati account social di creatori di contenuti digitali sul tema ci siamo imbattuti nella britannica Tess Montgomery, che, come scrive nella sua bio IG, si definisce una “wardrobe expert & fashion hacker” (curating a timeless sustainable capsule guardarobe) ovvero un’esperta di moda (lenta) dedita alla cura ed alla ricerca di capi versatili e riutilizzabili all’interno del proprio guardaroba. 

L’influencer, attraverso i suoi reels, ci racconta, come da shopaholic quale era, sempre alla ricerca di capi che inseguissero i trend del momento, si ritrovasse, in
fin dei conti, “senza aver mai nulla da indossare” e di come lo “slow fashion” abbia stravolto - in positivo - le sue abitudini in fatto di moda e acquisti. 

La regola principale per Tess è: non seguire le tendenze. Molto spesso sprechiamo letteralmente tutti i nostri rispiarmi in capi poco riutilizzabili, stravaganti o lontani dal nostro stile e dal nostro modo di essere, esclusivamente per sentirci al passo con “le mode” del momento. Errore, questo, da non commettere per alcun motivo. 
Secondo il principio dello Slow Fashion il primo passo è: creare una propria “fashion identity”. Cosa amiamo indossare? Qual è l’abito che maggiormente ci identifica?
#createyourownstyle per usare uno slogan. Altro consiglio: creare un guardaroba con capi timeless - in palette - mixabili fra loro (ad esempio nero, beige e panna).

Pantaloni palazzo, blazer e body sono fra i preferiti della Montgomery. Tess spesso ci mostra nei suoi video come con soli 3 capi si possano creare miriadi di abbinamenti variando soltanto calzature ed accessori. Date un’occhiata qui —> @tessmontgomery ! La sua pagina è davvero ricolma di consigli utilissimi, potremmo parlarne per ore.

A voi dunque il compito di scoprirne degli altri creando così il vostro “own sustainable guardarobe”.

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