Dopo le provocazioni, arrivano i programmi.

Archiviata la polemica sull’utilizzo del logo del Pd alle prossime elezioni, a Pompei è tempo di programmare la corsa verso lo scranno più alto di Palazzo De Fusco.

Il silenzio manifestato negli ultimi giorni da Carmine Lo Sapio ha finalmente lasciato spazio ai progetti che il segretario cittadino del Pd intende portare a compimento in caso di elezione.

I PROGRAMMI DEL CENTROSINISTRA. “La città di domani è smart, ecologica e innovativa. Servizi comunali digitalizzati, wifi gratuito nei punti nevralgici della città, mobilità in sharing ed utilizzo sostenibile delle risorse”. Punti che verranno presentati alla città, non appena verranno rese ufficiali le liste delle coalizioni.

Importante sarà il dialogo con i cittadini, che più volte hanno lamentato la mancanza di partecipazione nelle vicende politiche. “Una delle prime cose che ci prefissiamo di fare – ha spiegato Lo Sapio - è dotare il Comune di un sistema informatico che permetta a chiunque di inviare in tempo reale una segnalazione su un problema o una richiesta. E questo proprio grazie a soluzioni innovative e tecnologiche. Pompei ha tutte le caratteristiche per diventare una città smart, una città protagonista del proprio futuro, e perché no, città capofila per l’innovazione tecnologica in termini di servizi e qualità della vita”.

IL POLO MODERATO. Nel frattempo, Domenico Di Casola si è concentrato su due pilastri fondanti di Pompei: il Parco Archeologico e il fiume Sarno. “Trasformare Pompei in una città internazionale, ma questo sarà possibile solo attraverso una corretta pianificazione culturale e urbanistica”, ha spiegato l’avvocato, rilanciando l’idea e l’obiettivo di candidare Pompei a capitale della cultura.

“La città – ha continuato Di Casola - non può essere solo luogo destinatario di progetti regionali e nazionali, ma deve anche essere protagonista di una propria progettualità. Penso alla realizzazione del parco naturalistico-archeologico all'interno del quale è prevista anche l’apertura di “Porta Vesuvio”, un’area attualmente esclusa dall'economia turistica cittadina. E poi penso alla bonifica del fiume Sarno, un tema sul quale la prossima amministrazione, oltre alla riqualificazione urbana delle aree adiacenti, si impegnerà a costituire una rete dei comuni interessati per stimolare la Regione Campania a mettere in campo una progettualità di cui si parla da tempo. Ma questo – ha concluso – si potrà farlo solo accantonando la politica clientelare”.

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