Smart working, coprifuoco e stop alla movida, in arrivo il nuovo DCPM
Conte al lavoro su una nuova stretta, coinvolte didattica e scuole calcio
17-10-2020 | di Redazione
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Dovrebbe arrivare lunedì 19 ottobre, il nuovo Dpcm che di fatto andrà a superare quello varato non più di quattro giorni fa, prima che la situazione dei contagi di Coronavirus toccasse quote allarmanti come l’ultima da record di oltre 10 mila casi e l’aumento dei ricoveri nelle terapie intensive.
Si è concluso il vertice a palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione che si ritroveranno n serata per il Consiglio dei ministri sulla legge di Bilancio. In mattinata il governo si riunirà con i presidenti delle Regioni e l’Anci prendendosi altre ore di riflessione prima di decidere su nuove misure restrittive.
Coprifuoco
Potrebbe scattare dalle 22 per tutti i locali, con l’ipotesi di una serrata drastica della movida nei weekend con un lockdown totale. Nelle regioni che hanno un indice di contagio particolarmente alto sarebbe in gioco anche la possibilità di limitare gli orari, se non imporre una chiusura temporanea, di palestre, parrucchieri, centri estetici, cinema e teatri. Giro di vite anche sullo smart working che diventa obbligatorio sia per il settore pubblico che quello privato, ma restano da definire le quote di dipendenti che dovranno lavorare da casa.
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Scuola
La sintesi delle posizioni in campo dovrebbe portare a un potenziamento della didattica a distanza soprattutto per le scuole superiori e in particolare per gli studenti degli ultimi tre anni, oltre che per gli universitari. Per le scuole elementari e medie l’ipotesi è di introdurre un’alternanza dei turni, con lezioni per alcuni al mattino e per altri al pomeriggio. Per i più piccoli delle elementari, gli ingressi saranno scaglionati nel corso della mattinata dalle 8 in poi.
Serrata delle scuole calcio
Dopo il calcetto e gli sport di contatto amatoriali, anche lo sport di base rischia ora di sospendere gli allenamenti. Mentre le palestre potrebbero ancora restare aperte, le scuole calcio e le associazioni dilettanti dovrebbero fermare le attività, considerando che le attività extrascolastiche rappresentano un ulteriore elemento di rischio per la diffusione dei contagi.
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