Il mondo dei numeri, proprio come quello dell’intrattenimento digitale, è vasto e sconfinato. Molti sono i punti di incontro tra di essi, perché nel tempo si è sviluppata una vera a propria disciplina che immagina di dare corpo ai nostri sogni trasponendoli nella realtà sotto forma di simboli e cifre. Stiamo parlando della smorfia, che può essere sia di stampo più tradizionale - cioè quella napoletana - oppure moderna. In questo approfondimento metteremo a fuoco quali sono la storia e le differenze relative alle due tipologie di smorfia (che, di base, sono associazioni di numeri e cose). Sono in molti a domandarsi quale tra la smorfia moderna e quella napoletana sia la più attendibile. Il motivo è presto detto: vengono presi come riferimento sistemi differenti per l’interpretazione. Anche se il meccanismo è comunque piuttosto simile, ciascuna linea della tradizione ha proseguito elaborando strade autonome.

 

Le diverse interpretazioni e la scelta del trend

 

Non c’è una sorta di conflitto tra smorfia classica e moderna, anzi è bene vedere la ricchezza di interpretazioni come un’offerta più ampia di strade da percorrere. Nel gioco, ad esempio, si fa riferimento spesso a numeri ricorrenti, ovvero quelli che più volentieri siamo portati a mettere in pista perché sentiamo che in qualche modo parlano di noi. Chiaramente molto dipende anche da quelle che sono le personali attitudini, percezioni e la provenienza geografica. Chi preferisce affidarsi a un’interpretazione dei sogni di stampo più tradizionale, frutto di un passaparola che affonda le radici indietro nel tempo, propenderà senza dubbio per la smorfia napoletana. Altrimenti, se per ‘leggere’ i propri sogni si preferisce un approccio diverso e maggiormente orientato allo studio e all’intreccio di tradizioni diverse tra di loro, si finirà per optare per la smorfia moderna.

 

Passato e presente si fondono in un costante aggiornamento

 

Ma allora dove stanno le differenze? Come accennato, queste si trovano principalmente nella storia e nella particolare origine di ciascuna delle due smorfie. La tradizione napoletana è molto radicata all’ombra del Vesuvio, si trasmette oralmente da generazioni anche se da un certo punto in poi è iniziata una fase di associazione con immagini ben precise e consultabili in elenchi scritti e tabelloni. Chiunque era in grado di associare sogni, eventi e ricorrenze a persone o animali e così via: la smorfia napoletana ben presto ha varcato i confini partenopei per espandersi nel resto d’Italia (in pratica, l’elenco che è giunto fino a noi è rimasto immutato per secoli).

Per quanto riguarda invece la smorfia moderna, questa raccoglie al suo interno le diverse smorfie italiane. I modernisti hanno provveduto a studiare e analizzare, per poi sommare, differenti tradizioni in modo da dare un’interpretazione basata su varie fonti ai sogni (il tutto facendo un costante aggiornamento relativamente alle interpretazioni in senso contemporaneo, poiché certi sogni ‘tecnologici’ non potrebbero trovare sfogo nelle interpretazioni classiche). C’è insomma una dicotomia tra passato e presente che differenzia in maniera netta le due strade.

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