C’è un primo nome iscritto nel registro degli indagati per la morte di Francesco Mazzacane. Si tratta del titolare dell’appartamento dove ha rischiato di morire Pietro Caputo, ancora in lotta per la vita.

E’ la prima svolta nell’inchiesta aperta dalla procura di Milano sulla tragedia di Segrate. A farne le spese due giovani di Torre Annunziata e Torre del Greco. Il compagno della vittima resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda, mentre il ventunenne Pietro Caputo, originario di Pompei e residente a Torre Annunziata, non ha mai ripreso conoscenza e la prognosi resta riservata.

La Procura ha emesso il primo avviso di garanzia nei confronti del titolare del residence in cui è avvenuta la tragedia. L’uomo è accusato di omicidio colposo e lesioni colpose. Non è detto che a breve altre persone potrebbero essere iscritte nel registro degli indagati. Nel frattempo, c’è attesa per l’autopsia sul corpo di Mazzacane, in programma lunedì prossimo, e per le perizie che verranno effettuate sulla caldaia, che dovranno stabilire con precisione cosa sia accaduto in quel residence.

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