Solo e abbandonato da tutti, anche dai familiari.

E’ stato trovato morto nel suo appartamento di vico San Gennaro Giosuè Costa, 67enne di Torre Annunziata, conosciuto da tutti come “Michele Ciccone”. Nel 2011 l’uomo fu arrestato perché travolto da pesanti accuse. Violenza sessuale su una minorenne, estorsione e lesioni volontarie.

Le indagini partirono dopo lo sgombero di 150 rom che da tempo si erano accasati in diverse palazzine fatiscenti del centro storico. Pagavano un pigione più un forfeit di acqua luce e gas, direttamente a Costa. Tutto rigorosamente in nero. Poi emerse lo scandalo della violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Fu proprio la ragazzina a denunciare tutto ai carabinieri.

Solo un lunghissimo iter processuale, culminato con due sentenze della Suprema Corte di Cassazione, le pesanti sentenze furono annullate, così come la denuncia per estorsione: non fu trovato, a riguardo nessuna prova a supporto. 

Da quel momento, però, Costa è rimasto solo, anche dopo la morte. I familiari non hanno intenzione di provvedere alla sua sepoltura. A farsi carico dei funerali sarà il comune di Torre Annunziata.

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