Grave episodio di violenza a Sorrento, diciottenne massacrato di botte da un gruppo di coetani. A scatenare la furia della banda il tentativo della vittima di difendere l'amico. Scattano gli arresti domiciliari per sei giovani tra i 18 e i 29 anni. 

I fatti risalgono alla sera dello scorso 18 ottobre, quando, per le strade del centro di Sorrento, un 18enne subiva un violento pestaggio ad opera di un gruppo di coetanei, riportando gravissimi traumi maxillofacciali che rendevano necessaria la sottoposizione della vittima, nelle settimane successive, ad una pluralità di interventi di chirurgia ricostruttiva, con prognosi di guarigione, allo stato, di almeno 3-4 mesi.

Attraverso l'attività di indagine dei Carabinieri della Stazione di Sorrento e alle testimonianze acquisite, è stato possibile ricostruire la genesi e la dinamica del pestaggio, che sarebbe stato innescato da futili motivi legati a questioni di gelosia da parte di uno degli aggressori nei confronti di un amico della vittima. Il diciottenne, infatti, è stato aggredito solo per avere provato a difendere il suo amico, nel mirino della banda per avere accompagnato a cas l’ex fidanzata di un giovane del branco.

Il diciottenne prima è stato accerchiato e poi picchiato brutalmente e fatto cadere a terra. Gli aggressori poi avrebbero continuato ad infierire colpendolo con calci e pugni, al corpo, alla testa e al volto, fino a fargli perdere conoscenza. 

La svolta nelle indagini arriva stamattina con l'arresto di sei soggetti. I Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, hanno proceduto all’arresto di 6 giovani originari della Penisola Sorrentina, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, tutti gravemente indiziati del reato di lesioni personali gravi, con l’aggravante di aver agito in più persone riunite e in un numero superiore a cinque.

Le indagini, sviluppate dai Carabinieri della Stazione di Sorrento e coordinate dalla Procura della Repubblica, scaturivano dalla denuncia sporta la mattina del 17 ottobre 2024 dai genitori della persona offesa, corredata della documentazione sanitaria relativa alle condizioni di salute della vittima del reato, da cui emergeva l’estrema gravità dell’accaduto. 

Il complesso degli elementi indiziari raccolti ha consentito di pervenire, con elevata probabilità, all’individuazione degli odierni indagati quali responsabili del reato per cui si procede. All’esito delle formalità di rito, gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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