Si sgonfia in serata l'inchiesta "scuolabus" sul presunto appalto truccato in favore della cooperativa "Torquato Tasso" di Sorrento. La decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha infatti scarcerato Antonio Giammarino, il 60enne dirigente del Comune (in foto), travolto dallo scandalo scoppiato in Costiera il 18 dicembre scorso.

Giammarino, difeso dall'avvocato Sergio De Simone, era finito ai domiciliari col “re dei trasporti” Alfonso Ronca, 46 anni, amministratore delegato della società che nel 2012 si aggiudicò l’appalto da 3 milioni e 300mila euro per il servizio di trasporto scolastico comunale. Indagata con entrambi anche la 69enne Giovanna Cacace (rappresentante legale della “Tasso”): falso ideologico e turbata libertà degli incanti le accuse mosse a vario titolo dal gip Antonio Fiorentino del Tribunale di Torre Annunziata. 

La cooperativa - secondo la ricostruzione degli investigatori - non avrebbe potuto partecipare alla gara perché “esercita anche l'attività di noleggio con conducente”. La difesa di Giammarino (rappresentata dall’avvocato Sergio De Simone) dinanzi alla decima sezione del Tribunale del Riesame ha puntato soprattutto sull’annullamento dell’ordinanza di custodia, emesso dagli stessi giudici il 30 dicembre scorso in favore di Ronca e della Cacace (alla donna era stato imposto l'obbligo di dimora ad Ischia): misura cautelare annullata a tutti per "carenza di gravi indizi di colpevolezza".

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