Sorrento, sedussero e derubarono anziano: “rom” condannate, ma subito libere
Sfilarono portafogli a 76enne dopo smancerie e chiedono “scusa” in tribunale
04-03-2016 | di Salvatore Piro
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SORRENTO. “Non lo avevamo mai fatto, è stata la prima volta. Chiediamo scusa”: patteggiano in tribunale la condanna ad un anno e 4 mesi di carcere a testa (pena sospesa), ma tornano subito libere Tudor Casandra (19 anni) residente a Napoli, Lingurar Maria Madalina e Angel Roxana Violeta (di 21 e 23 anni, residenti a Capua), le tre giovani di etnia rom che lo scorso 1 marzo derubarono di circa 700euro l’anziano gestore di un circolo ricreativo a Sorrento. Il 76enne, prima venne circuito con carezze e finti sorrisi. Poi una delle ragazze, dopo le smancerie, gli sfilò il portafogli dalla tasca del pantalone.
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LA RAPINA. Dopo la rapina le tre rom tentarono la fuga a bordo di un bus di linea, che le avrebbe presto portate a Napoli. I carabinieri bloccarono le “ammaliatrici”, perquisendole sul bus ancora fermo in Corso Italia. L’intero malloppo venne poi restituito al malcapitato 76enne sorrentino.
IL PROCESSO. Ieri mattina, dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata, le tre ragazze hanno ammesso le loro colpe. Dopo il rito direttissimo, le tre giovani (madri di 4, 3 e 2 figli) sono tornate immediatamente in libertà.
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