Spaccatura nel PD. Bergamasco: “Partito appiattito sull’operato della giunta”
Il presidente del Forum ‘legalità e sicurezza’ dei Dem lancia un duro attacco al gruppo dirigente ed ai consiglieri comunali
21-09-2015 | di Raffaele Perrotta
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Sembra la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’anniversario della scomparsa del cronista de Il Mattino, Giancarlo Siani, apre, probabilmente, la resa dei conti all’interno del PD di Torre Annunziata. “Notevole è stato l’impegno dell’assessore Antonio Irlando, ma esprimo il rammarico per non aver potuto offrire un modesto contributo organizzativo. Evidentemente nel Partito non funziona la cinghia di trasmissione tra base e squadra di governo”. È il duro incipit di Claudio Bergamasco, presidente del Forum sicurezza e legalità dei Democratici, che sentenzia: “La criminalità la si combatte con l’adozione di misure concrete. Senza ciò, le lodevoli iniziative si ridurrebbero a parate senza senso, cariche solo di ipocrisia”.
Un primo affondo per poi ripercorrere i momenti politici significativi dove “il mio partito – continua Bergamasco –, sull’operato della giunta, si è acriticamente appiattito”.
Torre Annunziata, documento della maggioranza: “Fatti errori, recuperiamo il lavoro degli anni passati”.
Ascione riabilita Starita. “Occorre il Puc, ritardi non più giustificabili”.
CASO LIDO AZZURRO. Il primo attacco ai suoi ‘compagni’ lo sfodera partendo dalla vicenda più recente: l’inchiesta per la concessione del Lido Azzurro. “Il Partito Democratico si è trincerato dietro il ‘no comment’ di un suo rappresentante istituzionale (il riferimento è al capogruppo Ricciardi, ndr). Una posizione che è frutto di evidenti difficoltà e contraddizioni, dato che in passato aveva condotto, su quella specifica faccenda, una forte battaglia, invocando proprio l’intervento della magistratura”.
PALAZZO FIENGA. Una stoccata al gruppo dirigente del PD che “a gennaio scorso sostenne la volontà di mettere immediatamente in moto la macchina della riqualificazione di quello che per anni è stato il fortino della malavita. Non vi è stato alcun seguito e oggi Palazzo Fienga sembra essere addirittura scomparso dall’agenda di governo”.
OSSERVATORIO SULLA LEGALITA’. O ancora all’intera assise comunale, colpevole di “non aver varato il regolamento del funzionamento dell’Osservatorio sulla Legalità. Solo con questo documento potrà funzionare”. Motivi reconditi che fanno dubitare Bergamasco, tanto da chiedersi: “Bisogna sospettare una mancanza di volontà?”
GIORNATA DELLA MEMORIA. Infine un monito, lanciato in anticipo per il 23 novembre, quando la città dovrebbe celebrare la ‘Giornata cittadina della memoria delle vittime innocenti delle mafie e dell’impegno contro la camorra’. “Mercoledì 23 settembre saranno trent’anni che non c’è più Giancarlo, e mancheranno anche due mesi a quello che abbiamo deciso essere il ‘nostro’ giorno della Memoria. A questo punto, si dovrebbe essere già in condizione di spiegare in che modo si intende onorare il solenne impegno assunto con i familiari delle vittime e la cittadinanza tutta”.
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