TERZIGNO. Spacciava hashish in via Zabatta. Di preciso all'interno di "Villa Angela", l'hotel di Terzigno alla ribalta delle cronache - nell'estate 2015 - per aver "sfrattato" col placet della Prefettura 17 migranti africani, che pochi giorni prima ai giornalisti del "Corriere" avevano denunciato le loro condizioni di soggiorno quasi "disumane". Ma stavolta, la storia è ben altra.

IL PROTAGONISTA. E' Destiny Amiohu, 31enne nigeriano richiedente asilo politico e da 6 mesi residente alle falde del Vesuvio. Bastava in pratica bussare alla sua porta, stanza numero 5, per fare il carico di droga. A scoprire il giro di spaccio tra migranti, all'insaputa del gestore dell'hotel, sono stati i carabinieri del NOR della Compagnia di Torre Annunziata (agli ordini del maresciallo capo Antonio Russo). Amiohu, dopo aver attraversato lo stretto di Sicilia in cerca di fortuna, da oggi è in manette, in una cella di sicurezza, accusato di spaccio di stupefacenti e in attesa di un processo per direttissima.

IL BLITZ. I carabinieri di Torre Annunziata, in serata, fanno irruzione nella stanza del cittadino nigeriano. Il presunto pusher viene scovato dietro un lenzuolo, che in camera funge anche da "tenda". Accortosi dell'arrivo dei carabinieri, Amiohu si agita. Il nigeriano lascia cadere qualcosa - un involucro di plastica pieno - dietro la testata del suo letto. I militari, sentito un leggero rumore, intervengono e lo recuperano. Poi, lo aprono.

Dentro l'involucro, il 31enne nasconde 50 grammi di hashish purissimi, già suddivisi in altrettante dosi, e soldi: 540 euro in banconote di vario taglio e ritenuti provento dell'attività di spaccio. Il tutto è sequestrato dai carabinieri. Che alla fine della perquisizione recuperano anche delle forbici, di colore giallo. Forbici probabilmente utilizzate dal nigeriano per tagliare la droga.

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