Spaccio al Rione Provolera, bocche cucite per Salvatore Aurino e suo fratello ex pugile Pietro.

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due pusher originari di Torre Annunziata, arrestati il 15 novembre scorso dai carabinieri e ritenuti responsabili delle cessioni di almeno 50 dosi di cocaina, marijuana e crack all’interno del rione popolare.

I due, ascoltati dal Gip del tribunale di Latina Giuseppe Cario, non hanno aperto bocca. Le indagini condotte dalla procura di Torre Annunziata nei mesi di settembre e ottobre 2019, permisero di arrestare in flagranza di reato Salvatore Aurino e Marianeve Longobardi, sorpresi in possesso di 3 grammi di cocaina, 9 grammi di crack e di uno spinello di marijuana, nonché di materiale necessario al confezionamento dello stupefacente. Attraverso più approfondite verifiche, i militari individuarono il giro degli acquirenti e compreso le modalità di spaccio, ricostruendo così il funzionamento di una prolifica piazza di spaccio all’interno dello storico rione “Provolera”.

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pugile in manette