Spaccio in casa con pizzo alla camorra: 6 arresti
Inchiesta Dda, blitz carabinieri Torre Annunziata. A gestire il business era Antonio Scognamiglio
28-09-2016 | di Redazione
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Ha messo in piedi un'attività di spaccio in casa, con il 'consenso' della camorra, che però si faceva consegnare il pizzo: 200 euro a settimana. È quanto ricostruito da un'inchiesta della Dda di Napoli, che oggi ha portato all'arresto, da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, di sei persone. Estorsione, porto illegale di armi, esplosione di colpi d'arma da fuoco, detenzione e spaccio di droga, le accuse mosse a vario titolo agli indagati, cui viene contestata anche l'aggravante della finalità mafiosa.
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Lo spaccio, secondo gli investigatori, veniva gestito nel quartiere Barra da Antonio Scognamiglio, 37 anni, ritenuto vicino al clan Cuccaro. Clan che però gli applicava una tangente da 200 euro a settimana. Lo spaccio era gestito in famiglia: cocaina e marijuana venivano consegnate calando il classico "paniere" dal balcone.
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