TORRE ANNUNZIATA. Arresto eccellente in città: va in carcere Franco Cimmino. A spedirlo in cella a Poggioreale sono stati i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Trecase (comandante Andrea Rapone-luogotenente Antonio Tiano). Secondo gli inquirenti, il 60enne pregiudicato oplontino spacciò droga fornita dal clan Gallo-Limelli-Vangone per inondare le piazze del Vesuviano.

Cimmino, già finito in manette nel 2010 al termine dell'operazione Pandora-Matrix, l'imponente blitz che con 86 arresti smantellò l'impero della cosca egemone a Boscoreale, è stato raggiunto ieri da un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica. Il pregiudicato, in passato ferito in un agguato, deve scontare un residuo pena di due anni per spaccio di sostanze stupefacenti. Il 60enne, come disposto dal magistrato di Sorveglianza, potrà lavorare di giorno, ma poi sarà costretto a tornare in carcere la sera. Franco Cimmino ha diversi precedenti alle spalle.

In "Pandora-Matrix", il pusher finì in manette anche insieme ad alcuni insospettabili. Tra questi l'allora direttore dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa che - secondo gli esiti dell'inchiesta - attestò una finta malattia psichiatrica proprio al capoclan dei Limelli-Vangone: Giuseppe Gallo, il narcos finto pazzo di Boscoreale, in questo modo avrebbe più volte evitato il carcere, percependo inoltre dall'INPS un assegno di invalidità da 669 euro mensili.

 


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