Spari ai 'Poverelli': il 'miracolo' all'ospedale S.Anna. Leo si salva tra le urla dei parenti
La folle corsa in ambulanza, l'intervento, poi nuova tac a Torre del Greco. Così la vittima è scampata all'agguato
10-02-2015 | di Salvatore Piro

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Boscotrecase. L'ambulanza giunge in via Lenza a sirene spiegate. Sono circa le 7 e trasporta Giuseppe Leo, 52 anni, residente a Siena, ma tornato nella sua Torre Annunziata da un anno. E' stato sparato da poco, in via Vittorio Veneto. Le sue condizioni appaiono subito critiche. I medici dell'Ospedale "S. Anna" non perdono un attimo, operandolo d'urgenza. C'è un solo proiettile alla nuca da estrarre. L'intervento è delicatissimo ma riesce, in meno di un'ora. Il proiettile non è entrato in testa del tutto. Al pronto soccorso di Boscotrecase sono attimi concitati. La tensione si taglia a fette. La sala d'attesa è affollata dai parenti dell'uomo che piangono, sperano, pregano ma soprattutto attendono. Aspettano che qualcuno esca da quella maledetta sala operatoria, per il primo bollettino medico.
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L'attesa termina intorno alle 8: Giuseppe Leo è vivo e fuori pericolo, perchè quel proiettile è rimasto mezzo dentro e mezzo fuori. Le urla di dolore si trasformano subito in gioia. Circa trenta minuti dopo, l'uomo risale in ambulanza. Stavolta direzione Torre Del Greco, per sottoporsi ad una tac di controllo alla testa. Ancora sirene, la serata non è finita. Dietro l'ambulanza, di nuovo i suoi parenti.
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