Una barca diventata simbolo dell’abbandono di Rovigliano. E’ poco più di un mese che il relitto di un natante, che si è arenato intorno alla zona delle Sette Scogliere sta facendo il giro del web. Portato lì dalla corrente non è stato mai ritirato dal suo legittimo proprietario.

Voci parlano che era stata ancorata nei pressi dell’ex Aprea e che a causa delle mareggiate si sia spostata dal suo luogo originario finendo contro la battigia. Poi le mareggiate degli ultimi tempi non hanno fatto altro che distruggerla in mille pezzi. I detriti e lo scheletro del natante sono ancora ben visibili.

Un nuovo disastro ambientale che va ad aggiungersi ai tanti che nel corso del tempo sono stati accertati nella zona di Rovigliano a Torre Annunziata. Nemmeno la presenza nella zona del sindaco Vincenzo Ascione ha portato a un cambiamento nella zona. Ancora oggi è possibile vedere cumuli e cumuli di immondizia lungo tutto il tratto di costa. Quello che dovrebbe essere un vero e proprio Paradiso, si conferma da oltre vent’anni una discarica a cielo aperto. Lungo la spiaggia, anche nei pressi del villaggio del fanciullo, si può trovare immondizia di ogni genere. Vecchie batterie di fuochi d’artificio, ma anche pneumatici usati e rami portati dal mare. E’ latente la presenza del fiume Sarno, che mai come quest’anno si presenta inquinato all’ennesima potenza.

Ma non è tutto. Distese di plastica abbandonate fanno da cornice allo storico Scoglio, che è teatro ogni 5 agosto della cerimonia del ritrovamento del quadro della Madonna della Neve. Invece, anche la storia a Torre Annunziata viene dimenticata. E quella barca ancora lì in mille pezzi è pronta a ricordarcelo.