Ieri, presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, ha partecipato ad un’importante riunione con il ministro Dario Franceschini sul “Grande Progetto Pompei”. In quella sede si è iniziato a sviluppare un percorso fondamentale per crescita dell’area. Tema centrale è stato, tra l’altro, la valorizzazione della Real Fabbrica d’Armi, intesa come nuovo attrattore turistico per l’intera zona vesuviana.

Dalla riunione, incentrata sul Piano Strategico per lo Sviluppo delle Aree Comprese nel Piano di Gestione del sito Unesco (aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata) è emerso proprio il ruolo centrale che lo Spolettificio, accanto ai siti archeologici, potrà avere nel prossimo futuro.

La Reale fabbrica d'armi di Torre Annunziata è stata la più grande fabbrica d'armi del Regno delle Due Sicilie. Fondata nel 1758 per volontà di Carlo di Borbone, nell'ambito del processo di ricerca dell'indipendenza dalle forniture militari straniere, fabbricava sia armi da fuoco e sia armi bianche, e fungeva da centro di assemblaggio di parti provenienti da altri stabilimenti industriali. Attualmente è gestita dall'Agenzia industrie difesa come autodemolizione degli automezzi dell'Esercito Italiano e delle forze armate in genere.

“Al suo interno però – spiega il sindaco – custodisce una vasta raccolta di armi antiche, e la stessa struttura è di notevole interesse storico. Insieme con le preziose testimonianze archeologiche andrà ad arricchire la nostra offerta turistica. Siamo certi che ancora più di oggi attirerà l’interesse di moltissimi visitatori”.

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