Un anno di promesse non mantenute. Lo stadio Giraud rimane un’incompiuta dell’attuale amministrazione comunale di Torre Annunziata. Una delusione per i tifosi e la società Savoia che aspettavano un cambio di passo da parte del sindaco Vincenzo Ascione. “Puntiamo a essere pronti per l’anno prossimo” aveva affermato il primo cittadino nel corso di un’intervista rilasciata al nostro sito lo scorso 17 settembre. Ma da quel momento niente è cambiato. 

Prima c’era stata la volontà di coinvolgere eventuali privati, ma in concreto non si è mai presentato nessuno. Poi l’intenzione di voler partecipare al bando per il credito sportivo al Coni. Una richiesta prima bocciata, poi definitivamente sparita dopo l’arresto di Nunzio Ariano, ex capo dell’Ufficio Tecnico, lo scorso 28 dicembre con l’accusa di corruzione. Nella giornata di venerdì c’è stato un incontro alla Casa Comunale di via Schiti tra lo stesso sindaco Ascione, il direttore generale dei bianchi Giovanni Rais e Ciro Sarno, dirigente che si occupa della gestione dei rapporti istituzionali. Il primo cittadino di Torre Annunziata ha alzato le mani e ha rinviato tutto al prossimo anno.

Un epilogo che non è per nulla piaciuto al presidente del Savoia Alfonso Mazzamauro, che sta meditando un clamoroso addio alla fine dell’anno sportivo. Il massimo dirigente dei bianchi voleva uno stadio all’altezza per poter chiedere anche un eventuale ripescaggio in Lega Pro. Ma al momento la situazione è rimasta la stessa rispetto a un anno fa.

Continuano così gli errori sulla gestione Giraud da parte dell’Amministrazione. Ascione ha ammesso di essersi fidato troppo dei lavori per le Universiadi (altro atto sequestrato dalla finanza per l’arresto di Ariano), ma non è tutto. Responsabilità le hanno anche chi, come l’ex assessore ai lavori pubblici Luigi Ammendola, ha solo emanato proclami senza mai dare un’effettiva svolta alla rinascita di quello che poteva essere un gioiellino per la città.