Stalking a Quagliarella. Chiesta la condanna per il poliziotto
"Io via dal Napoli per lettere su festini con camorra". Il calciatore vuole 500mila euro di danni
03-02-2017 | di Salvatore Piro
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Castellammare di Stabia. "Cinque anni di reclusione". E' la richiesta di condanna avanzata oggi dal pm della Procura di Torre Annunziata, Barbara Aprea, a carico di Raffaele Piccolo, il poliziotto della postale di Napoli imputato per stalking ai danni dei vip stabiesi.
Personaggi famosi, noti professionisti, che si vedevano recapitare a casa presunte lettere minatorie o ricevevano sms con minacce. Poi - secondo l'accusa - il poliziotto si fingeva loro amico, offrendo a tutti la sua collaborazione per risolvere il caso.
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L'attaccante di Castellammare ha presentato il documentario a Genova
Tra le "vittime" illustri di Piccolo, anche l'ex attaccante del Napoli e della Nazionale di calcio, Fabio Quagliarella. Nel corso del processo, la cui sentenza è attesa per metà febbraio, proprio Quagliarella, in aula, davanti al giudice, aveva testimoniato la propria sofferenza.
"Sono andato via da Napoli perchè in sede, a Castelvolturno, giungevano lettere che parlavano di miei presunti festini con la camorra". Per questo motivo, gli avvocati dell'attaccante - assistito, tra gli altri, dal legale Gennaro Bartolino - hanno chiesto al giudice un maxi-risarcimento di 500mila euro, anche per danno all'immagine. Richiesta di risarcimento avanzata inoltre dai difensori di Guido Lembo, lo chansonnier caprese anch'egli vittima di stalking e costituitosi parte civile.
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