Un’intensa settimana quella che si è appena conclusa per la troupe di “Malamore”, il docufilm del regista Onofrio Brancaccio, dedicato al tema dello stalking e della violenza sulle donne. Il progetto, di taglio cinematografico, si arricchisce delle testimonianze di persone comuni, che hanno vissuto da vicino lo stalking, e esperti della materia.

La troupe nei giorni scorsi ha completato le prime scene, girate tra Torre Annunziata ed Ercolano con gli attori Fabio De Caro, il Malammore di “Gomorra – la serie” e Laura Amalfi.

“Dopo i primi ciak della settimana scorsa – dichiara il registra Brancaccio – adesso sarà il momento dei “non luoghi” nel quale immergere i tratti narrativi più densi. I monologhi, le confessioni, i ricordi da affidare al ritmo sincopato della vita vera, quello che la paura, la memoria, l'ansia - concrete testimonianze di esistenze tormentate – modellano.

“Lo stalking esiste ed è sempre esistito, ma spesso non viene riconosciuto. Ho deciso di partecipare a questo docufilm perché ritengo che non bisogna mai stancarsi di parlare di questi argomenti – dichiara Fabio De Caro – quando il regista Onofrio Brancaccio mi ha illustrato la sua idea non ho esitato un attimo a dare il mio contributo ad un progetto che ha come obiettivo anche stimolare le donne o qualsiasi altra vittima di stalking, a denunciare e a farsi aiutare”.

A completare la squadra di Malamore diversi esperti e professionisti del settore, come il noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet, la psicologa e criminologa Roberta Bruzzone e lo psichiatra Raffaele Sperandeo: con loro si cercherà di indagare nel profilo sia del carnefice che delle vittime, delle quali si ascolteranno le storie vere di paura, terrore e incubo. Storie commoventi, spesso vicine ad un epilogo drammatico.

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