Starita farà il regalo alla città: nuova giunta entro il 25 dicembre
I tre punti dell'accordo: rimpasto prima delle feste, via i tecnici e patto per il 2017
11-12-2015 | di Redazione
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Sette nuovi assessori sotto l’albero. E’ il regalo che Starita farà alla città per il prossimo Natale. E’ questo quello che è stato deciso nell’interpartitico di mercoledi sera tra le forze politiche della maggioranza di Torre Annunziata. Nuova giunta entro il 25 dicembre. Ma non solo: il tanto atteso summit si è trasformato anche in un confronto per blindare la coalizione in vista delle prossime amministrative. Partito Democratico, Nuovo Centro, Nuovo Centrodestra, PSI e le liste civiche Torre del Valore e Movimento Popolare Campano hanno siglato un accordo che va ben oltre il semplice rimpasto di giunta. L’occhio è puntato direttamente alle elezioni della primavera 2017 quando si tornerà al voto dopo il decennio targato Starita, appuntamento al quale nessuno vorrà arrivare impreparato. Ed ecco quindi che i maggiori partiti (PD e Nuovo Centro), pur di tenersi stretti gli alleati piccoli, faranno con ogni probabilità un passo indietro nella visibilità di giunta, dando spazio a chi garantirà il proprio sostegno alle prossime elezioni, appunto, in cambio di un assessore. L’ipotesi che maggiormente circola nelle ore immediatamente dopo il vertice è di due assessori al PD, due a Nuovo Centro, uno a Torre del Valore uno a Nuovo Centrodestra e uno indicato dal sindaco (Fausta Cirillo). Un altro diktat che è emerso dall’interpartitico è stato quello di varare una giunta più politica e meno tecnica: in parole povere via Irlando del PD e, forse, Di Palma di Nuovo Centro.
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Nel valzer delle poltrone rientrano anche la presidenza del consiglio comunale e la presidenza della società Prima vera srl: anche se entrambi gli attuali presidenti, Lello Di Donna e Alfonso Malacario, hanno dato la loro disponibilità a rimettere il mandato, a conti fatti sembra più complicato che un rimpasto riesca a toccare anche queste due figure.
Per il Pd il gioco è ovviamente più complesso perché ci sono da rispettare gli equilibri non solo tra le varie correnti, ma anche all’interno delle singole aree: è il caso dei casilliani, per esempio, una vera e propria galassia fatta da diversi micro gruppi che sgomitano fra di loro. Un assessore dovrebbe andare all’area Topo (Papa, Cirillo, Lucibelli) e l’altro all’area Daniele (Ricciardi), probabilmente a patto che quest’ultimo lasci il posto di capogruppo ai casilliani (in pole Ammendola). Perde quota l’ipotesi di Ascione presidente del consiglio comunale. Per Nuovo Centro quasi sicuramente si assisterà alla riconferma di Jolanda Russo e, forse Giuseppe Di Palma, mentre per Ncd il nome è già noto: l’avvocato Domenico Aversa. Per Torre del Valore infine due le opzioni: ingresso in giunta per Raffaele De Stefano che lascerebbe lo spazio al primo non eletto Bruno Avitabile oppure nomina in giunta di quest’ultimo.
Se da una parte quindi sembra si stia delineando uno scenario, come si stanno organizzando invece le opposizioni? Cosa faranno Centro Democratico, Udc e Orgoglio e Dignità? E i vari partiti fuori dall’attuale consiglio come Sel e Forza Italia? E, infine, cosa faranno i 5 Stelle?
(c.g.)
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