Starita risponde a Falanga: "Basta linciaggi. Su Torre c'è disegno politico"
Il sindaco sul rischio infiltrazioni: "Combattuta la camorra. Dopo trent'anni, Palazzo Fienga l'abbiamo sgomberato noi"
04-04-2016 | di Salvatore Piro
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Torre Annunziata. “Basta col linciaggio quotidiano sulla mia città. Una sorta di tritacarne in cui tutti possono parlare. Voglio essere controllato sempre, ogni giorno. Ma solo da chi è intellettualmente onesto”. Non ci sta il sindaco di Torre Annunziata. Giosuè Starita sbotta e va giù duro, replicando così all’intervista a Ciro Falanga pubblicata ieri dal nostro sito (vedi link correlato, ndr). Il senatore, membro della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, aveva ricordato il “particolare monitoraggio” del Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, su 12 Amministrazioni campane a rischio infiltrazioni: c’è anche quella di Torre Annunziata. Secondo Falanga, “il Comune andava sciolto per camorra” nel 2013, dopo l’ultima relazione secretata della Commissione d’accesso.
LA REPLICA. Oggi, in occasione dell’insediamento ‘flop’ dell’Osservatorio Legalità, la piccata replica del sindaco Starita: “Il forte controllo della Prefettura è conseguenza naturale dell’accesso dei commissari – ha dichiarato il primo cittadino - . E’ strano che a parlare sia proprio chi, venti anni fa, sedeva in Consiglio. Città come Pompei hanno subito due Commissioni. Anche Castellammare e Torre del Greco sono sotto i riflettori. Eppure, non ho mai letto articoli che servono solo ad allontanare la gente per bene dalla politica di Torre Annunziata. Dei 24 consiglieri attualmente in carica solo due, nella prima metà degli anni ’90 (il Comune restò commissariato fino al ’95, quando alla carica di sindaco salì Francesco Maria Cucolo, ndr), avevano un ruolo a Palazzo Criscuolo. Non accetterò più condizionamenti politici contro la serenità della mia azione di governo – ha concluso il sindaco - . Aldo Gionta, nel 2014, è stato arrestato con un’ordinanza che esordiva con mie dichiarazioni spontanee. E Palazzo Fienga, dopo trent’anni, lo abbiamo sgomberato noi”.
Sindaco eletto con i voti della camorra: “Pagina nera nella storia politica di Poggiomarino”
Il commento del segretario metropolitano del Pd Annunziata, all’epoca candidato sindaco della cittadina vesuviana
L’INTERVENTO DI RICCIARDI. A sostenere la replica di Starita a Falanga, anche il capogruppo Pd in consiglio comunale, Raffaele Ricciardi: “In questo momento storico – ha aggiunto – si avverte maggiormente la necessità di un costante controllo contro la camorra. I boss continuano a lavorare su due livelli: l’uso della violenza d’ogni giorno e la gestione dei profitti milionari. Noi la guardia non l’abbassiamo”.
In foto, al centro, il sindaco Giosuè Starita. Ai suoi lati il consigliere Pd, Raffaele Ricciardi, e Carmela Sermino (presidente Osservatorio Legalità)
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"