Starita risponde ai disoccupati: ecco il mio "sblocca Torre" alla Renzi...
Lunga intervista al sindaco di Torre Annunziata che rivela: "La protesta di due giorni fa? Ridicola, ma la città ora è matura"
02-04-2015 | di Salvatore Piro
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Renzi ha varato lo "sblocca Italia". Io ho fatto lo "sblocca Torre". Ci accoglie così nel suo nuovo studio in centro Giosuè Starita (in foto). La protesta dei disoccupati torresi ha lasciato il segno ed il sindaco oplontino vuole parlare, rispondere alle pressanti richieste di lavoro di una città al collasso ma che, a suo giudizio, presenta invece "forti segnali di ripresa. A partire dall'incremento dei residenti e delle nuove realtà imprenditoriali". Il sindaco di Torre Annunziata ha davanti a sè faldoni, carte, delibere. Carte che prende e legge, per rispondere "coi fatti alla manifestazione quasi ridicola di due giorni fa. La città però ha risposto bene, non accettando condizionamenti o forme anti-democratiche di protesta".
- Sindaco, cos'è il suo "sblocca Torre?" "La somma dei provvedimenti, degli appalti aggiudicati e delle somme già stanziate da Regione e Provincia per Torre Annunziata. Tutti gli appalti pubblici avranno una clausola sociale".
- Si spieghi meglio. "Nei capitolati speciali, inerenti a lavori e servizi, le ditte aggiudicatarie assumeranno con priorità i lavoratori espulsi dai cicli produttivi dell'area torrese. La clausola avrà un peso non superiore al dieci per cento del punteggio massimo attribuibile alla qualità degli atti di gara. Lo considero un gran risultato".
- Ma quali sono gli appalti di cui parla? "Vuole cifre e date? Gliele dico subito. Lunedì scorso la ditta Grumic ha iniziato i lavori per finire il parcheggio del Tribunale. Un appalto da 650mila euro da completare entro 7 mesi per 420 nuovi posti auto. Entro il 15 aprile partirà invece il cantiere per la pompa di sollevamento in via Schiti: un bando da 880mila euro. Due giorni fa, il Comune ha pubblicato il bando per la riqualificazione del Santa Lucia, concesso per 15 anni alla condizione della miglior offerta progettuale. Entro il 20 aprile, infine, daremo il via libera al nuovo asilo nido di via Parini. Un progetto da 750mila euro".
- Ed il famoso "Contratto di quartiere?" A che punto sta? "In due mesi, al Penniniello, inaugureremo la sede della polizia locale nell'ex palestra scolastica. Aspettiamo solo il collaudo ministeriale. Nel frattempo il Contratto bis, da 11milioni e 870mila euro (dei quali 10 di provenienza ministeriale e quasi 2 finanziati dal Comune, ndr), è ormai ultimato. Ah, dimenticavo. Dopo Pasqua pubblicheremo il bando per la Casa della Musica all'Informagiovani. Progetto da un milione e mezzo di euro".
- Da dove arrivano tutti questi soldi? "Oltre ai finanziamenti extra-comunali, non dimentico i circa 600mila euro in cassa da spendere nell'acquisto di automezzi e materiale per la differenziata, attueremo i nostri progetti coi fondi della Cassa Depositi e Prestiti. Nel 2016, invece, spero di intervenire con mutui da 6 milioni di euro per riqualificare il Quadrilatero Carceri".
- Un Ente in fase di "restyling", dunque... "Anche per ciò che riguarda i dipendenti. Abbiamo 360 addetti con età media di 59 anni. Un'enormità per il numero di abitanti. Solo Pozzuoli in proporzione tiene il passo. A fine anno andranno in pensione 13 persone, che gradualmente Torre Annunziata sostituirà con i tirocinanti di Garanzia Giovani e del Servizio Civile. Centrotrenta ragazzi, più o meno, lavoreranno a Palazzo Criscuolo con contratti di sei mesi più sei. Scommetto soprattutto sulla loro fame di imparare".
- Se Torre "luccica", allora come spiega le continue e pure recenti tensioni sociali in città? "Retaggi del passato, metodologie ormai superate. Il modello delle cooperative anni '80 non funziona. L'Amministrazione deve creare condizioni uguali per tutti. Non è più pensabile che 'chi fa semplice ammuina' scavalchi gli altri".
- Come completa il suo "sblocca Torre?" "Con la convenzione in Regione per la linea ferroviaria Torre-Cancello. Entro fine maggio RFI lascerà il possesso della tratta ed allora partiranno i lavori di riqualificazione dell'area. Il tutto in collaborazione con i comuni di San Giuseppe (Capofila), Terzigno e Boscoreale, per una spesa di 3 milioni e mezzo di euro".
- Dopo, nel lontano 2017, cosa farà Giosuè Starita? "La politica non mi appassiona più come prima, io ho già dato troppo. Farò semplicemente il mio mestiere: l'avvocato".
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