Il 2015 di Torre Annunziata parte con la lunga ed inusuale lettera alla città firmata congiuntamente dal sindaco, Giosuè Starita, dall'intera giunta municipale e dai gruppi consiliari di maggioranza a Palazzo Criscuolo. Di concerto anche con le associazioni, a sostegno dell’attuale Amministrazione, Starita ribadisce la "piena determinazione della Politica locale a rendere operativi tutti gli atti indispensabili a garantire la pubblica incolumità e la sicurezza dei cittadini" oltre "alla totale condivisione, senza alcuna ambiguità, delle iniziative assunte e da assumere con altri organi dello Stato (Prefettura, Procura ordinaria ed antimafia, forze dell’ordine) per ribadire il fermo contrasto alla criminalità organizzata, ovunque essa si annidi". Appare chiaro il riferimento alle ultime vicende di cronaca che hanno caratterizzato il 2014 torrese, con l'arresto di Valentino Gionta Jr. ed il chiacchierato sgombero di Palazzo Fienga ormai alle porte.

"Il riscatto della nostra città e della nostra area - continuano il sindaco, gli assessori ed i consiglieri oplontini - si fonda sulla capacità dello Stato di estirpare la mala pianta della camorra che, tra i mille danni che procura alla convivenza civile, ostacola anche investimenti ed opportunità di lavoro. Ogni considerazione, valutazione e scelta in contrasto con questa impostazione - conclude il comunicato - risulta incompatibile con i valori che ispirano la nostra società e la maggioranza che governa la città".

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