Ancora una volta il Festival stupisce, tramutandosi “palcoscenico ideale” per le esibizioni degli artisti in gara.  Ma protagonisti si rivelano, oltre alle performance canore, anche gli outfit customizzati (per gli interpreti) dalle celebri Griffe, le quali hanno conferito al teatro Ariston l’appellativo di “vetrina d’eccellenza”.

La moda, come ben sappiamo, è elemento necessario ed insostituibile dello show. Dunque, “chi ha vestito chi”? Quali look avranno maggiormente colpito il pubblico a casa? Vi dico la mia.

Con il tailleur - oversize - rosso indossato da Arisa è stato amore a prima vista! La maison Margiela restituisce, finalmente, alla cantante, un’immagine nuova, forse quella da sempre cercata. I capelli sono raccolti in un’acconciatura (che termina in un cilindro color oro), ripresa direttamente dagli archivi del brand.

Il blazer double breasted, con imbastitura sulle spalle - a vista - arriva direttamente da Parigi. Caratterizzante è il bracciale Cartier indossato sopra il polsino destro. Touché. 

Stesso brand e stesso completo (in versione maschile) per l’artista Aiello, che in nero “fa davvero la sua figura”. Discorso a parte merita Fedez, che sotto il suo abito sartoriale firmato Versace - non - nasconde la camicia realizzata con la classica fantasia della Griffe e udite, udite: le iniziali di tutti i componenti della famiglia (Chiara, Federico, Leone,...), tra le quali si fa notare una “V”. Sarà l’indizio definitivo che porterà a svelare il nome della futura “baby-girl”?  Lo scopriremo.

Elegante al punto giusto, Francesca Michelin in Prada, maison che veste anche l’attrice Matilda De Angelis, che incanta nel suo black dress ispirato ai “ruggenti anni ‘20”. Abito di archivio Dolce & Gabbana - in tulle e pavé di Swarovski - per la nuova diva Noemi, che sfoggia oltre alla ritrovata forma, il favoloso sorriso di chi è soddisfatto di sé. Bravissima!

Straordinari anche i look gender-fluid dei Maneskin in Etro e della giovanissima Madame in DiorMessaggio inclusivo è quello lanciato dal primo “quadro” di Achille Lauro, che nella sua “armatura” creata da Gucci afferma:<<essere è diritto di tutti>>.

 

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