Una storia che non ti aspetteresti di leggere quella scoperta dai Carabinieri a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. Un imprenditore bengalese sfruttava diversi lavoratori a nero nella sua fabbrica di abbigliamento, tra cui tre ragazze italiane. 

L’operazione disposta dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Napoli, alla guida del nuovo Direttore Giuseppe Cantisano, è stata effettuata dal personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro in collaborazione con la Polizia Municipale di Grumo Nevano e dell’Asl Na 2 Nord. I militari, nel corso del controllo della fabbrica di confezione di abbigliamento, gestita da cittadino extracomunitario di nazionalità bengalese, hanno riscontrato la presenza di dieci lavoratori privi delle minime garanzie in materia di sicurezza e assicurativa. La cosa che ha destato maggiormente scalpore è che nella fabbrica erano impiegate tre ragazze italiane, sottoposte come gli altri a turni di lavoro massacranti.

A quel punto i militari dell’arma hanno provveduto all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e multato l’imprenditore per un importo superiore agli 80mila euro. Inoltre l’uomo è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato di energia elettrica. Infatti, mediante l’utilizzo di un potente magnete riusciva a sottrarre illecitamente il 74% del consumo di energia elettrica.

 

(foto archivio)

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