La teoria del capro espiatorio è un modello antropologico sviluppato da René Girard sul funzionamento sociale e culturale umano, con i rapporti umani concepiti come tendenzialmente conflittuali e con la società umana affetta da continue situazioni di rabbia rivalitaria.

Nella scuola - spesso e volentieri, diciamo la verità - il capro espiatorio è il dirigente scolastico, figura mitologica, metà educatore, metà imprenditore, con spalle robuste, sottopagato, odiato dalla classe politica come dai docenti, ignorato dalla pubblica opinione e dipinto con tratti sbiaditi da disegnatori distratti. Oggi una prova a carico di questa tesi sarebbe confermata nella sentenza d’appello per il processo a Franca Principe per una nota vicenda di ordinaria sicurezza. Franca Principe, dirigente scolastica dell’Istituto di Istruzione “Carlo Pisacane” di Sapri, già condannata in primo grado a 30 giorni di reclusione e 15mila euro di pena pecuniaria dopo il ferimento di uno studente del “Pisacane” originario di Torre Orsaia, viene condannata anche in appello. A nulla sono valse le arringhe dei suoi avvocati.

Era il luglio 2011 quando il ragazzo, appena diplomato e mentre erano in corso gli esami di maturità, cadde nel cortile interno dell’edificio scolastico in seguito al cedimento di un lastrico che avrebbe dovuto essere inaccessibile. “Una vicenda che vedeva la dirigente, al momento dei fatti, ad oltre cento chilometri di distanza come presidente agli esami di stato, un incidente avvenuto in una zona gestita dall’ente provinciale, un luogo interdetto, aperto solo in virtù di una effrazione con tanto di lucchetti divelti, tutto ha remato a favore della verità, ignorata però dalla giustizia”. Scrive Alessandro Turchi, dell’associazione “Solo Dirigenti”, schieratasi dal primo momento al fianco della preside Principe.

“Le sentenze non si discutono – ha proseguito - ma certamente ci si può dire basiti ed in preda ad un sentimento di frustrazione grande. Tutta la solidarietà a Franca Principe da parte dell’associazione che rappresento, oggi unica associazione a sostenere con forza la verità. Lancio un appello ai miei colleghi perché continuare a stare alla finestra serve a poco, continuare a trincerarsi dietro i ‘faremo, diremo, chissà, forse, magari’ non serve a nulla. Siamo tutti potenziali Franca Principe”.

A schierarsi al fianco della dirigente scolastica, anche Cinzia Vicinanza, preside del III Circolo Didattico “San Marco Evangelista” di Castellammare di Stabia: “Con l'associazione stiamo combattendo per far modificare la legge sulla sicurezza che ci vede  come datori di lavoro, dunque responsabili, pur non avendo potere di spesa e di assunzione”.

Il procedimento in Appello a carico della Principe e dell’ingegnere Nicola Iannuzzi, Responsabile della sicurezza della scuola all’epoca a cui si riferiscono i fatti oggetto del giudizio, ha preso il via nello scorso mese di aprile. Entrambi hanno ricorso contro la sentenza dei giudici del primo grado. Nel corso della prima udienza sono state ascoltate le dichiarazioni spontanee prodotte dalla Dirigente dell’Istituto Scolastico saprese. Il pm ha chiesto – e ottenuto - la riconferma della sentenza di primo grado sia per la Principe che per l’ingegnere Iannuzzi: “Quanto accaduto – ha concluso Turchi - potrebbe capitare ad ognuno di noi tutti i giorni, in conseguenza di fatti che non possiamo né prevedere né controllare”.

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