Stupro in discoteca, gli orchi confessano. La vittima: “E’ la fine di un incubo”
Condannati Franchini (2 anni e 9 mesi) e Capece (2 anni, pena sospesa). Riconosciute attenuanti ai due aguzzini
24-10-2018 | di Redazione
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“E’ la fine di un incubo. Anche se tardivamente, è stata ristabilita la verità”. Sono le parole della turista americana dopo aver appreso del verdetto d’appello sullo stupro di gruppo avvenuto ai suoi danni il 28 luglio 2015 in un noto locale di Sorrento.
Condannati in appello Riccardo Capece, originario di San Leucio, e Francesco Franchini, di San Nicola la Strada. I due furono identificati dai carabinieri di Sorrento e condannati in primo grado dal Gup di Torre Annunziata: Capece a 3 anni e 4 mesi e Franchini a 4 anni e 4 mesi.
Il 23 ottobre la sentenza della corte d’Appello di Napoli ha applicato per entrambi uno sconto di pena: condanna a 2 anni con pena sospesa per Capece, 2 anni e 9 mesi di carcere per Franchini. Il tutto dopo un colpo di scena “all’americana”: nel corso dell’ultima udienza Capece si è alzato in piedi ammettendo i fatti, chiedendo scusa alla ragazza e tirando il ballo anche l’amico pur di avere uno sconto di pena. Dopo qualche minuto, anche Franchini ha ammesso le sue colpe. Evitata la Cassazione, la corte ha concesso le attenuanti generiche.
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Soddisfazione per la turista americana che ha appreso il verdetto appena dopo la pronuncia (le 16.00 di martedì 23 ottobre, le 10.00 a New York, ndr), grazie al suo avvocato Gennaro Ausiello: “In questi giorni sono stato in costante contatto con la ragazza. Gli imputati hanno sempre sostenuto che fosse consenziente, questa condanna fuga anche quest’ultimo dubbio”.
Il fatto. Capece e Franchini avevano rispettivamente 20 e 22 anni. Dopo aver adocchiato una turista americana 25enne (in compagnia di un’amica, ndr), scatta la scintilla. La ragazza non vuole andare oltre e lo fa capire ma non può immaginare cosa sarebbe accaduto più tardi. Viene seguita in bagno e stuprata, prima da Franchini, poi da entrambi. La venticinquenne, sconvolta, raccontò tutto all’amica e, poco dopo, fu ricondotta nei bagni dove entrò in azione anche Capece.
Le indagini. Franchini fu incastrato per il suo tatuaggio sul braccio destro, inquadrato dalle telecamere di videosorveglianza del locale. Con lui, in quel filmato, c’è anche Capece. In primo grado, Franchini fu condannato a 4 anni e 4 mesi, 3 anni e 4 mesi invece inflitti a Capece il quale, prima del rito abbreviato, risarcì la vittima con la somma di circa 50mila euro. Poi, ieri, la sentenza di secondo grado che ha rivisto al ribasso le condanne inflitte ai due ragazzi. A Franchini, che rispondeva di violenza sessuale e di violenza sessuale di gruppo in concorso, i giudici di secondo grado hanno ridotto la pena a 2 anni e 9 mesi di carcere. Per Capece, che rispondeva solo di violenza sessuale, è scesa a 2 anni con pena sospesa.
In un primo momento i due negarono ogni responsabilità, dichiarando di aver avuto un rapporto consenziente con la ragazza. Poi, il colpo di scena durante il processo, con Capece che ha ammesso le proprie responsabilità tirando in ballo anche l’amico, anch’egli reo confesso.
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