Tre giorni all'insegna di arte, musica, fotografia e cinema. Protagonista la Street Art per sensibilizzare il pubblico su tematiche come legalità, lavoro precario, interazione sociale, tutela dell’ambiente e riqualificazione urbana. Un Festival nato con l'obiettivo di sviluppare una crescita turistica e socio-economica della città di Pompei. Soddisfazione per il sindaco Carmine Lo Sapio che a conclusione della manifestazione culturale traccia un bilanccio complessivo più che positivo.

“Grazie a questo ambizioso progetto che abbiamo messo in campo – ha sottolineato il primo cirttadino -, siamo riusciti ad allargare gli orizzonti d’interesse dei turisti che vengono in città a vedere gli scavi. Siamo passati da una sola notta di permanenza a tre giorni, il risultato conforta gli sforzi realizzativi evidenziando che il Pompei Street Festival può essere un ottimo strumento di promozione turistico-economico per la nostra città”.

A contribuire al successo della II edizione del Festival la sinergia con Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei. Collaborazione sancita da un Protocollo d'Intesa firmato recentemente e che ha lo scopo di incrementare maggiormente il flusso turistico nella città mariana. Street artist provenienti da tutto il mondo si sono riversati all'interno degli Scavi favorendo l'incontro tra antico e moderno e contribuendo a rendere l'esperienza ancora più suggestiva.

Il red carpet di sabato 24 settembre ha celebrato la chiusura della seconda edizione del Pompei Street Festival. La consegna dei premi al teatro Mattiello ha consacrato questo appuntamento, ideato da Nello Petrucci e realizzato in collaborazione con il Comune di Pompei e Art and Change, che ha consentito alla cittadina vesuviana di accogliere da ogni parte del mondo street artist e cineasti.

Dopo la giornata inaugurale che ha visto gli street artist all’opera negli scavi del Parco archeologico, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra Amministrazione cittadina e il direttore del Parco e la seconda, animata dal bellissimo concerto del gruppo partenopeo La Maschera, il cinema è stato protagonista della giornata conclusiva.

Il concorso internazionale cinematografico di docufilm e corti, curato da Andrea Valentino, ha celebrato l’assegnazione dei premi della rassegna. La giuria, composta da: Annalisa Insardà (attrice), Pericle Odierna (compositore), Otwin Biernat (regista), Mohamed Fard (regista) e Mehmet Oflazoglu (art director) ha assegnato i riconoscimenti ai vincitori.

A salire sul palco del teatro antico Mattiello, a ritirare il primo premio per la miglior regia dei corti e del docufilm, sono stati l’italiano Valerio Vestoso con il corto Le buone maniere ed i brasiliani Vinicius Donola, Roberta Salomone e Joao Rocha, per il docufilm Phoenix. David’s dream. La menzione speciale archeo film, premio Maiuri – intitolato allo storico archeologo – è andato al lavoro italiano Antica Trasversale Sicula. Il cammino della Dea madre di Francesco Bocchieri e Luana De Cunto. Questi gli altri premi assegnati dalla giuria:

Premio menzione speciale - The Boy and the mountain (Cile) di Santiago Aguilera e Gabriel Manreal
Premio miglior colonna sonora - Just like water (Grecia) di Manos Triantafillakis
Premio Miglior fotografia - Storia d’amore di Filippo Tamburrini
Premio miglior regia sezione corti – Antimo Campanile (Leggero leggerissimo)
Premio miglior regia sezione documentari - Phoenix David’s dream (Brasile) Vinicius Donola Roberta Salomone e Joao Rocha
Premio miglior attore – Gigi e Ross Amici per La pelle di Angela Bevilacqua
Premio del pubblico – Leggero leggerissimo (Italia) Antimo Campanile

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