"Clamorosa marcia indietro del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sul provvedimento che impediva a dirigenti e medici della sanità pubblica di parlare con i giornalisti. Con un nuovo documento (il terzo in poche ore) si chiarisce che non c'è alcun impedimento a parlare con la stampa e che solo sui dati epidemiologici regionali l'unico riferimento resta l'Unità di crisi regionale".

Così, in una nota, il Sindacato unitario giornalisti della Campania. "Per quanto riguarda le riprese televisive, premesso che è sempre stata necessaria l'autorizzazione per effettuarle all'interno degli ospedali, appare incomprensibile il divieto categorico di portare telecamere in corsia. Ricordiamo - sottolinea - che, anche nei mesi più drammatici dell'emergenza, i giornalisti hanno potuto documentare e raccontare quello che accadeva anche all'interno di un ospedale in prima linea come il Cotugno, definito da Sky news britannico il miglior presidio sanitario Covid del mondo.

Questo non sarebbe stato possibile se i giornalisti non avessero potuto vedere e descrivere il lavoro e gli sforzi dei medici e dell'intero personale dell'ospedale". "Federazione nazionale della stampa italiana e Sindacato unitario giornalisti Campania avevano visto giusto a denunciare un tentativo di bavaglio da parte della Regione, che ha infatti suscitato disappunto e indignazione e una forte reazione dei cittadini. Continueremo a vigilare - conclude - per evitare che si mettano in atto altri blitz per cercare di comprimere il diritto di cronaca e violare la libertà di stampa". 

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