Suicidio assistito. Ok ai requisiti: per Ada arriva il consenso dell’Asl Napoli 3 Sud
L'ultima richiesta in un videomessaggio con la sorella. L’Associazione Coscioni: “Morte volontaria quando e se vorrà"
08-10-2025 | di Redazione
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Ada aveva chiesto di mettere fine alle sue sofferenze con il suicidio assistito. Dopo una battaglia legale e un primo no dell'Asl Na 3 arriva il consenso. Se l'operatrice sanitaria di 44 anni, affetta da Sla, una patologia che le ha tolto la parola e l'ha immobilizzata lo vorrà potrà accedere al percorso previsto da una sentenza della Corte Costituzionale. Un consenso che arriva anche per un'altra paziente del napoletano. L'ultima richiesta è di pochi giorni fa con un videomessaggio nel quale a parlare è stata la sorella.
Ieri, l’Asl Napoli 3 Sud ha comunicato alle due assistite che hanno chiesto di accedere alla procedura di suicidio medicalmente assistito i pareri favorevoli del Comitato etico territoriale Campania 2, emessi in tempi brevissimi a seguito delle relazioni trasmesse dalla Commissione tecnica multidisciplinare permanente istituita dall’azienda all’esito delle rispettive visite domiciliari.
Suicidio assistito e fine vita, Ada: 'La Sla ha perso, io ho vinto, ora non ho più paura'
Secondo l’Asl ora ci sono i requisiti: le sue parole
Secondo una verifica delle condizioni di salute eseguita dell'Asl, Ada, la 44enne campana affetta da Sla, ha tutti i requisiti previsti e "quando e se lo vorrà potrà quindi procedere con l'aiuto alla morte volontaria nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e delle pronunce della Corte". A renderlo noto è anche l'associazione Luca Coscioni, in una nota. La comunicazione ufficiale ai legali della 44enne è stata notificata ieri, 7 ottobre.
Ora, l’Asl Napoli 3 Sud sta organizzando le modalità di attuazione delle procedure di auto somministrazione dei farmaci nelle modalità più idonee alle condizioni cliniche delle pazienti e nel rispetto della loro dignità umana.
I percorsi, poi, dovranno essere condivisi con le istanti e con i relativi medici di medicina generale, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale con le sentenze 242/2019, 1357/2024 e 66/2025.
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