“Il suicidio di Tiziana Cantone deve farci riflettere profondamente su quanto il cyberbullismo, unito all’ipocrisia e alla sessuofobia della nostra società, possano rovinare, con facilità inaudita e con crudele superficialità, la vita delle persone. Il Paese ha riso e puntato il dito e in pochi, forse nessuno, hanno avuto il coraggio di difendere Tiziana, condannata dal pregiudizio. Tutto ciò - il silenzio di chi poteva intervenire e non l’ha fatto, compreso noi tutti - lascia un profondissimo senso di colpa”.

Con questa dichiarazione, Antonello Sannino esprime, a nome del Comitato Provinciale Antinoo di Napoli, il cordoglio per il gesto disperato compiuto da Tiziana Cantone, la giovane napoletana la cui vita è stata distrutta dalla circolazione virale di un filmino hard che aveva girato con un suo amante e che era stato crudelmente postato sui social.

Sempre Sannino aggiunge: “Ancora una volta una donna paga con la vita la soggezione ad una società maschilista pronta a condannare e stigmatizzare con superficialità e violenza la libertà altrui in nome di un moralismo finto e artificioso”.

Anche Arcigay Campania esprime grande afflizione per il suicidio della Cantone e, a tal proposito, Claudio Finelli ricorda che “il cyberbullismo è oggi una piaga sempre più radicata nella nostra società, soprattutto tra i più giovani, che talora usano i social come veri e propri strumenti d’offesa, per denigrare e mortificare i sentimenti e la sensibilità di chi si trova in condizioni di difficoltà e di minoranza. Ecco perché già tra i banchi di scuola è necessario affrontare questo problema, onde evitare che i social diventino in breve tempo un orribile collettore di pregiudizi, discriminazioni e violenze di genere”.


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