Sfogliare le pagine della storia del tempio della “Neapolitan Philosophy” di “Bagaria”, è una vera e propria avventura - una sfida dai toni piccanti e speziati. Un instancabile ed inesauribile susseguirsi di primi e secondi, pizze e panini, antipasti - tra sabbia e rocce - ed “appetisers”, vini e cocktails popola le pagine di un elegante menù ambrato, dai tratti e disegni contornati d’una linea dorata finissima.

Una tale varietà ben rispecchia l’etica più intima e antica della famiglia Esposito, che rimbomba tra le cucine della loro dimora - situata in Via Pittore, tra le strade di San Giorgio a Cremano: a tavola, nessuno è escluso e tutti mangiano. (GUARDA LA FOTOGALLERY)

Per Christian e suo padre Salvio Esposito mangiare è un fatto sacro. “Tutto quello che portiamo in tavola ai nostri commensali nasce da un’ideale di cucina che abbraccia il passato e le sue tradizioni ed incontra e sposa il presente, e tutto ciò che si può definire innovazione” - esordisce così il giovane Christian Esposito, sommelier e titolare, assieme alla sua famiglia, di “Bagaria” - “l’odore che si respira nelle nostre cucine è quello dell nostre case". È fondamentale per Christian portare i propri clienti in una dimensione confortevole ed agiata, che si districa all’interno di sale intime ed accoglienti, calde e dal design ricercato, che si racchiudono, l’una nell’altra, a dare l’impressione di attraversare una matryoshka.

È tra i tavoli del locale incastonato tra le strade della città natale di Massimo Troisi che si realizza il sogno della famiglia Esposito, figlia di innumerevoli generazioni di cuochi e ristoratori. “Qui portiamo e uniamo tutto ciò che negli anni abbiamo appreso pedissequamente lavorando, lontani l’uno dall’altro” - dice Salvio, padre, pizzaiolo e poeta - “la famiglia è importante, ed il cibo, gli ingredienti e le materie prime, ce la ricordano perché ci riportano nel passato, tra i ricordi” - continua, poi, Christian Esposito - “e lo stare a tavola non solo ci unisce, ma ci istruisce, in un vero e proprio atto d’amore universale. Noi serviamo i nostri clienti, con l’amore.” Da “Bagaria” c’è davvero posto per tutti, per ogni gusto o preferenza, ed i commensali possono altresì comporre ciò che desiderano assaggiare.

“Troppa confusione? Troppe proposte in menù? No, è semplicemente Bagaria, che ai clienti s’affianca, accarezzandoli” - dice Salvio sorridendoci, riferendosi all’etimologia di questa parola - che trova le proprie radici nella parlesia napoletana e che sta ad indicare proprio il frastuono, il fracasso ed il baccano tipico delle case napoletane e delle feste partenopee. In quest’angolo di terra, dunque, che di Napoli ha tutte le sfumature, si porta l’amore in tavola, sulle orme di un vecchio linguaggio in codice in uso tra i ristoratori ed i camerieri, rispolverato attraverso le ballate di Pino Daniele ed Enzo Avitabile. “Le differenze lasciano spazio alle somiglianze” - conclude Salvio - “e questo locale vuole metterlo in evidenza; per questo offriamo così tanto. “Bagaria” sei tu, e tutti i tuoi gusti. Siamo la tua famiglia; qui troverai sempre un posto a tavola.”

 

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