La Supplica alla Vergine del Rosario di Pompei ha radunato anche quest'anno migliaia di fedeli che sul sagrato della Basilica della città mariana hanno pregato alle 12:00 insieme con il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, per tutti i popoli che soffrono nelle guerre nel mondo e soprattutto in Ucraina.

Una preghiera alla quale si è unito spiritualmente Papa Francesco, come trasmesso nel suo messaggio al termine della supplica. Ancora un appello al cessate il fuoco che anche i fedeli giunti dall'Italia e dall'estero per la celebrazione eucaristica, con l'arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, hanno ripetuto.

"Non possiamo non portare davanti al cuore di madre della Vergine Maria le tristezze e le angosce della guerra, della violenza e dell'odio che insanguinano oggi l'Europa e tante altre parti del mondo - ha detto il cardinale Grech nella sua omelia - Davanti alla Vergine Maria portiamo quindi il popolo dell'Ucraina e tutti coloro che oggi soffrono, scommettendo sull'umanità, come ci ricorda l'intuizione originaria di Pompei. Anche Dio ha scommesso sull'umanità e continua a farlo".

Numerose le autorita' civili e militari presenti in piazza Bartolo Longo, con decine di sacerdoti che hanno concelebrato, accompagnati da Congreghe e i pellegrini di Pignataro Maggiore che dal 1945 rinnovano il loro pellegrinaggio a piedi, come voto di ringraziamento per i reduci tornati dalla Seconda guerra mondiale. 

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