Sversamenti abusivi nel fiume Sarno: nei guai aziende di Pompei e Castellammare
Sequestrate due attività che riversavano i loro scarti nelle acque: l’operazione della Polizia Metropolitana
21-10-2021 | di Redazione
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
Sversavano illegalmente i loro scarti nel fiume Sarno. Due imprese, una di Pompei e l'altra di Castellammare di Stabia, sono state sequestrate dalla Polizia Metropolitana nell'ambito delle indagini sull'inquinamento del fiume Sarno disposte dalla Procura di Torre Annunziata.
Individuata a Pompei un'azienda di ricambi auto e veicoli, che era priva di autorizzazioni e sversava reflui in un alveo afferente al fiume Sarno. L'attività era esercitata su un'area a destinazione agricola con capannoni e piazzale adibiti alle lavorazioni.
Cibo inquinato da metalli pesanti: la tesi che alza attenzione su salute umana
L’analisi di Alessandra Marano è stata premiata con una borsa di studio alla Federico II di Napoli
Il secondo sequestro ha riguardato una lavanderia industriale, di circa 600 metri quadrati coperti, a Castellammare, a ridosso del Sarno. Anche per questa impresa è stata riscontrata l'assenza di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e allo scarico in pubblica fognatura, senza alcuna depurazione. I liquidi inquinanti finivano direttamente nel fiume Sarno.
I titolari delle due imprese saranno denunciati anche per stoccaggio non autorizzato di rifiuti.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"