Scaricavano zinco, rame e ammoniaca nel fiume Sarno, nonostante i sigilli alla loro azienda.

I due imprenditori arrestati questa mattina dai carabinieri del NOE sono i titolari di Eurogalvanica, ditta specializzata nella lavorazione dei metalli con sede a Torre Annunziata. Sono ritenuti responsabili dei reati di inquinamento ambientale, violazione dei sigilli nonché scarico abusivo di reflui industriali.

Sversavano sostanze nocive come zinco, rame e ammoniaca provenienti dal ciclo produttivo dell’opificio direttamente nel canale Bottaro, senza subire alcun trattamento depurativo e senza autorizzazione. Le analisi dell’Arpac hanno rilevato la presenza delle sostanze, con valori anche 200 volte superiori alla media, che potrebbero provocare gravi danni per tutti gli organismi viventi. Il canale Bottaro, sviluppandosi per diversi km in vari comuni prima di confluire nel Sarno, è tuttora utilizzato per irrigare i campi limitrofi, distribuendo parte delle proprie acque nelle aree agricole attraversate, mediante un fitto reticolo di canali irrigui diramatori.

Non è la prima volta che la ditta finisce sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Torre Annunziata. L’opificio era già stato sottoposto a sequestro preventivo per gli stessi reati nel marzo del 2017, ottobre 2018, aprile 2021 e settembre 2021. I titolari, nonostante l'azienda fosse sotto sequestro, avevano proseguito l'attività illecita. Avendo ottenuto dal giudice il dissequestro temporaneo della struttura per regolarizzare gli impianti di scarico dei reflui, avevano ripreso l'attività produttiva e con essa lo scarico abusivo dei reflui.

L'arresto si è reso necessario in quanto il Gip ha riconosciuto nelle attività dei due, il "concreto pericolo che gli indagati possano reiterare le condotte delittuose, compromettendo in maniera irreparabile le matrici ambientali presenti".


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