Tangenti a Sorrento, il sindaco Coppola condizionato da Lello il Sensitivo: 'Gli chiedeva di leggergli le carte'
Il primo cittadino voleva che usasse i suoi 'poteri' per valutare le persone con cui aveva a che fare
17-07-2025 | di Redazione

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Aveva un'influenza enorme sull'ex sindaco Massimo Coppola, Raffaele Guida, noto anche come "Lello il sensitivo", tanto che il primo cittadino si recava da lui per farsi leggere le carte e chiedeva anche di usare i suoi "poteri" per avere dei pareri sulle persone con cui aveva a che fare. La circostanza emerge dalle indagini sulle presunte irregolarità nell'assegnazione degli appalti a Sorrento condotte dalla Guardia di Finanza di Torre del Greco, che ieri ha notificato all'ex primo cittadino e a Guida un arresto in carcere.
Agli interrogatori di garanzia tutti i sei indagati convocati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, davanti al gip di Torre Annunziata Maria Concetta Criscuolo: si tratta, in primis, dell'ex sindaco Coppola (difeso dall'avvocato Giovanbattista Pane) e di Guida il sensitivo (difeso dall'avvocato Valerio Alfonso Stravino), ritenuto fiduciario e intermediario tra Coppola e gli imprenditori. A questi due indagati la procura contesta tutti i 14 capi d'accusa. Poi ci sono Luigi Todisco (difeso dall'avvocato Gennaro Somma), e i due cugini omonimi Aniello Vanacore, di 32 e 43 anni (difesi dall'avvocato Francesco Cappiello). Gli ultimi tre sono i rappresentanti di due società coinvolte nelle indagini.
Guida e Coppola non hanno reso neppure dichiarazioni spontanee. Si difenderanno ora davanti al tribunale del Riesame. L'amicizia tra i due risale ai tempi in cui l'ex primo cittadino era all'università e frequentava casa di Guida a Santa Maria a Vico, nel Casertano, dove si recava per farsi leggere le carte. Al "sensitivo", infatti, chiedeva anche di usare i suoi "poteri" per avere rassicurazioni circa le persone con cui aveva a che fare. Un'amicizia, in sostanza, da quanto emerge, nata per l'attività di sensitivo di Guida, che sarebbe proseguita negli anni per lo stesso motivo.
Domani nuovo giro di interrogatori per i restanti indagati per i quali il gip ha disposto il carcere, uno dei quali, a differenza degli altri che sono a Poggioreale, è detenuto in Lombardia.
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