Portici. C'è chi le tasse fa di tutto per non pagarle, e chi invece firma una petizione popolare per chiedere le bollette Tari nella cassetta della posta. Potrebbe essere riassunta così, per assurdo, l'inusuale iniziativa in corso a Portici dove centinaia di residenti hanno firmato la petizione, lanciata da Francesco Portoghese e Ciro Gallo, per chiedere la spedizione postale a domicilio delle cartelle Tari 2016. Una iniziativa che trova giustificazione negli enormi disagi costretti a vivere le famiglie, obbligate al ritiro presso gli uffici comunali.

Caos, rabbia e lunghi tempi di attesa per i cittadini presso gli sportelli comunali del Macedonio Mellone, perché risultano ancora numerose le persone che non sono in possesso delle cartelle TARI. Hanno sottoscritto la petizione anche i consiglieri comunali Teodonno, Minichino e Ruffino vice presidente del Consiglio Comunale che assieme ad altri consiglieri si sono recati nei giorni scorsi all’Ufficio Tributi per riportare le lamentele dei cittadini. “Ci sono state grandi difficoltà sul territorio – ha fatto sapere il consigliere Ruffino - Difficoltà che non hanno certo fatto bene alla comunità porticese a causa della carenza del personale e mancata comunicazione in merito al ritiro delle cartelle". Anziani, non vedenti, disabili, indisponibili per salute e lavoro, sono molte le categorie incappate in tale disservizio e  costrette al ritiro diretto  delle cartelle. “L’amministrazione è molto carente  e superficiale – ha dichiarato Ciro Gallo - in un momento molto particolare della città, mentre tali categorie dovrebbero essere facilitate". La domanda che tanti cittadini adesso si fanno è: "Cosa succede visto che la prima rata è già scaduta? Pagheremo delle sanzioni?"

 

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