Il Cgia di Mestre fa sapere che nello scorso anno gli italiani hanno lavorato fino al 7 giugno solo per pagare le tasse al Fisco: questo è quanto emerge dall’ultimo Studio dell’Associazione degli Artigiani e Commercianti.

Nulla di nuovo sotto il sole verrebbe da dire, se paragoniamo il dato all’anno precedente, il 2012, in cui si è eguagliato il record negativo dei 158 giorni prima di arrivare al fatidico giorno della “liberazione dalle tasse”.

La situazione europea è più rosea, ad eccezione della Francia fanalino di coda con 174 giorni.

Agli spagnoli, primi in Europa, bastano “solo” 123 giorni per raggiungere la cosiddetta “Tax freedom day”, mentre agli olandesi 136 e ai tedeschi 144.

Il segretario del Cgia Bortolussi commenta così: “ Escludendo il Belgio, tutti i paesi federali presentano una pressione fiscale molto inferiore alla nostra, con una macchina statale più snella ed efficiente ed un livello dei servizi offerti di alta qualità. Pertanto, è necessario riprendere in mano il federalismo fiscale, definire ed applicare i costi standard per abbassare gli sprechi e gli sperperi e, nel contempo, ridurre le tasse di pari importo”.

Infine, volendo fare un confronto con gli anni scorsi, l’Italia ha avuto un trend positivo dalla metà degli anni ’90 fino al 2005 (passando da 147 a 143 giorni), mentre si è andati costantemente peggiorando con il passare degli anni, fino al record negativo del 2012 e 2013.

Francesco Perrotta

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