“Il ddl Zan va nella direzione giusta”. Pierpaolo Telese, consigliere comunale di Torre Annunziata, nel tempo è sempre stato vicino alla comunità Lgbt+. Lo scorso 20 ottobre, proprio su sua richiesta, l’Assise ha dato il proprio sostegno alla legge contro l’omotransfobia. La prima in tutta Italia. Ora, dopo l’aggressione subita da un 34enne al Penniniello, Telese è tornato sull’argomento.

COS’E IL DDL ZAN. La legge Zan, approvata alla Camera il 4 novembre 2020, si riallaccia alla legge Mancino che contrasta i reati di razzismo e prevede il carcere da uno ai quattro anni per chi istiga alla violenza omofobica, intervenendo sull’articolo 604 bis del codice penale. C’è poi una parte non repressiva ma che mira a diffondere una cultura della tolleranza. In particolare viene istituita una data italiana, il giorno 17 maggio, quale “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”.

IL PUNTO DI VISTA. Il consigliere Telese ha fatto un punto dell’attuale situazione nel nostro Paese. “I casi di aggressione omotransfoba succedono ormai in tutte le parti di Italia e dimostrano che c’è l’esigenza di un intervento legislativo ancora più stringente sull’argomento. Ritengo che il ddl Zan vada nella direzione giusta che è quella di puntare un’attenzione particolare su una violenza di genere e alla necessità di trovare delle forme di tutela maggiori. Tutto il resto è un ragionamento ideologico, che è lontano anche dalla triste realtà che viviamo”.

Nei giorni scorsi si è espressa anche la Chiesa, che ha affermato che il ddl Zan andrebbe contro il Concordato. “Ritengo che il Vaticano e la chiesa italiana in generale esprimano un legittimo punto di vista- ha proseguito- Ma uno stato laico va avanti sulla sua strada e legifera nel bene dei cittadini senza lasciarsi influenzare da altri tipi di ragionamenti”.

Piccoli passi in avanti sono stati fatti dalla comunità Lgbt+, ma per Telese tanto ancora c’è da fare. “C’è ancora un enorme campo da coprire sotto il profilo della tutela dei diritti civili perché l’Italia nel corso dei decenni è risultata assente su questo punto”.