Questa mattina il Tribunale di Torre Annunziata ha annunciato il fallimento delle Terme di Stabia. Equitalia ha detto no al pagamento ridotto dei debiti e così si è chiusa una pagina per la città di Castellammare. Anche il consigliere Eduardo Melisse ha voluto dire la sua sulla questione scrivendo una lunga lettera di accuse.

LA LETTERA

Signor Sindaco, signor Presidente, colleghi Consiglieri, è difficile intervenire in una situazione del genere quando credo che al di là di tutto per la soluzione del problema dovremmo andare in una sola direzione: quella dei lavoratori e di un bene che madre natura ci ha donato per essere un fiore all'occhiello non solo per la nostra città ma per l’intera nazione, cioè le Terme stabiane.

ll 5 febbraio 2014 c'è stato un consiglio comunale ed una riunione dei capigruppo, a cui non partecipai, perché avevo delle perplessità che derivavano da un vecchio consiglio Comunale sulla questione delle Terme. Nel consiglio comunale del 5 febbraio 2014 c'era la modifica dell'art. 6 dello statuto sociale delle partecipate Terme stabia spa e l'atto di indirizzo volto alla ricapitalizzazione della partecipata Terme stabia spa, mediante conferimento parte in denaro e parte in godimento a tempo determinato del bene immobile. L'allora Amministrazione aveva proceduto a fare oltre alla perizia del dottore Savino anche quella del dottore Amatucci, mirata alla vendita del bene “Hotel delle Terme”.

Credo che questa sera la proposta di concordato celebra, secondo me, la sconfitta di noi politici, nonché la messa da parte dei lavoratori, perché è un qualcosa di molto tortuoso, dato che difficilmente i lavoratori potranno conservare il loro posto di lavoro.

ll Consigliere Cimmino parla del 2008, 2009 e 2010, ma lui era in quest'aula ed era nel PD, che era il partito di maggioranza in quel momento. Al di là di tutto questo, bisogna essere chiari, precisi, perché questa sera è accaduto come la notifica che fu fatta e il Consigliere disse di non averla ricevuta. In questo momento stiamo perdendo come uomini, come politici e come professionisti, perché in un complesso progettato tra il ‘60 e il ‘64, realizzato su 15 ettari di terreno. Racconto un aneddoto:  io ho avuto la fortuna di sostenere un esame con il professor Sbizioli, uno dei progettisti: quando sapeva che eravamo di Castellammare si ricordava della progettazione di quel complesso insieme ad altri professori, diceva che era un qualcosa di bellissimo che avevamo e si chiedeva come mai non riuscivamo ad essere all'avanguardia come altri stabilimenti termali.

Dopo che il complesso è nato, dando dei servizi ai cittadini, non si è evoluto negli anni, perché negli anni c'è stata una modifica della richiesta, un'evoluzione dei cittadini verso questi sistemi. Credo che quell'albergo che oggi valutiamo 6 milioni di euro, dove ci sono 4 mila metri quadrati di camere, 2 mila metri al piano terra per la reception, 480 metri al piano seminterrato e 21 mila metri quadrati di terreno, non può avere un valore minore di 1000 euro al metro quadro solo la parte immobiliare ricettiva con 2mila metri quadrati di terreno intorno. Purtroppo, la politica in passato non ha avuto la capacità di dare dei servizi che venivano richiesti, come una struttura di recupero: un qualcosa che esiste a Campolongo, un sito molto meno impegnativo e qualificato del nostro per il suo assetto, potrebbe essere una SPA, un centro di chirurgia estetica, posti per alberghi, piscine termali, piscine per lo sport.

Tutto questo non è stato possibile, ma perché?

Le Terme, per molta parte della politica che ha gestito questa città, sono state solo un carrozzone in cui andare a posizionare persone, come nei Consigli di Amministrazione, solo per senso di appartenenza. E questo vale anche per i lavoratori, perché non credo che 27O lavoratori siano tutti davvero all'altezza e impegnati al 100 % nel lavoro: anche lì c'è stata qualche mancanza. La mancanza è un po'di tutti, oggi siamo messi al fallimento, perché quest'atto e un atto che porterà al fallimento sicuramente, io mi auguro di sbagliare, però penso che sarà così.

La perizia analitica e comparativa ha dei punti deboli, al di là della valutazione, però credo che la dirigente abbia optato per una perizia analitica perché per comparazione dovresti avere in un arco di tempo non lontano la vendita di un bene simile per qualità intrinseche ed estrinseche, per l'ubicazione, etc.., è manchevole perché mancano molti altri atti.

Non credo che questo sia l'elemento fondamentale, purtroppo, viviamo un momento di grossa crisi, chi ci ha preceduto in questa assise e noi non siamo riusciti a dare risposte secondo le aspettative e le richieste dei cittadini.

Le Terme fin dalla nascita hanno sempre dato gli stessi servizi, non si sono evolute, perché in tanti posti, dove c'è stato un aggiornamento con centro riabilitazione spa, centro di chirurgia estetica, piscine, come ad lschia, dove piccoli alberghi si inventano le acque termali, hanno il pienone di tedeschi, di russi, e noi non riusciamo nemmeno ad avere i cittadini stabiesi lì dentro. 


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Terme fallite