Terme di Stabia, il futuro è tra sette giorni. Cuomo: "Non capisco opposizione delle Entrate"
La decisione sul concordato proposto dal Comune slitta a mercoledì. Ecco il commento del sindaco
18-03-2015 | di Salvatore Piro
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Slitta a mercoledì la decisione della Fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata sul futuro di 'Terme di Stabia' spa, la municipalizzata del Comune di Castellammare a rischio fallimento. Sono bastati sette minuti di orologio (dalle 12:15 alle 12:22) oggi, al giudice Francesco Del Sorbo, per rinviare di nuovo il verdetto. Una sentenza che tiene col fiato sospeso circa 200 lavoratori, ancora in attesa di conoscere la loro sorte. Fallimento o ammissione alla procedura di concordato? La risposta dalla Camera di consiglio arriverà solo il 25 marzo.
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Presenti oggi in udienza oltre al sindaco di Castellammare di Stabia, Nicola Cuomo (in foto uscendo dal Palazzo di Giustizia, ndr), anche gli avvocati dei creditori della società. Tutti hanno votato approvando il piano di recupero, tranne l'Agenzia delle Entrate, che continua ad opporsi alla 'falcidiabilità' delle ritenute d'acconto. Opzione, questa, proposta al contrario dal Comune.
"Non capisco l'opposizione dell'Agenzia - le prime parole del sindaco Cuomo al termine dell'udienza - che con l'ammissione al concordato preventivo recupererebbe più soldi. La sentenza? Sono moderatamente ottimista sul salvataggio di Terme. Il nostro obiettivo resta l'indizione di un bando internazionale, per affidarne la gestione ad investitori anche esteri interessati".
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