“La maggioranza a maggio dello scorso anno, dopo aver rischiato di lasciare la villa comunale incompleta, per non perdere definitivamente il finanziamento, ha mentito”. Parola di Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a Castellammare di Stabia dopo la pubblicazione di un’intervista al vicesindaco della città in merito a quanto sta accadendo in questi giorni sul tema del termalismo.

“Sono stati legati – ha proseguito Cimmino - i fondi del lungomare a quelli delle Antiche Terme ed è stato affermato che queste ultime producevano reddito. Adesso che la bugia si sta consumando, a due mesi dalla dead line, si vende tutto il vendibile di Sint, si approva frettolosamente un progetto in commissione, nel quale nemmeno la stessa maggioranza crede, e lo si porta in consiglio comunale. Al termine di tutta questa fiera, nonostante le nostre aperture per il bene della città, e senza nemmeno soffermarsi per un secondo a riflettere sul becero modo di fare politica e sul disastro che si rischia di compiere, il vicesindaco Andrea Di Martino ha il coraggio di addossare colpe all’opposizione. Senza contare poi lo sforzo fatto dagli ex lavoratori e dai sindacati, ai quali la maggioranza ha chiuso la porta in faccia. Credo sia la prima volta nella storia della città che il centrosinistra si trovi in posizioni contrapposte rispetto a tutte le sigle sindacali”.

L’opposizione riferisce di aperture, in seno al momento delicato di Castellammare, invitando al dialogo l’amministrazione con le parti sociali, ma riferisce anche di un esasperamento dei toni da parte del vicesindaco Di Martino: “Ha chiuso porte in faccia, ha fretta perché dal termalismo, già affossato da loro, può scaturire un nuovo fallimento. Un fallimento più che probabile visti gli atti e la caratura politica e istituzionale di chi ci troviamo davanti. E noi dovremmo stare a questi giochetti?”

Ma c’è dell’altro, riguardante la Sint. E l’appuntamento del 23 marzo prossimo in consiglio comunale si annuncia incandescente: “Approfondiremo con forza il discorso su questo tema – conclude Cimmino - municipalizzata che poteva essere strategica e che invece devono continuamente salvare dal fallimento. Non regaleremo le terme, nostro bene più prezioso, a lobby già armate e pronte a scendere in campo”.

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